Salerno: procuratore Borrelli, porto crocevia italiano merci illecite - Le Cronache Cronaca
Cronaca Campania

Salerno: procuratore Borrelli, porto crocevia italiano merci illecite

Salerno: procuratore Borrelli, porto crocevia italiano merci illecite

“Il porto di Salerno viene considerato, a livello nazionale, come uno tra i cinque porti dove vi e’ un maggior transito di merci illecite”. Lo ricorda il procuratore della Repubblica di Salerno, Giuseppe Borrelli, a margine della conferenza stampa per illustrare i dettagli dell’inchiesta sul traffico di droga anche transnazionale. “A me – aggiunge – sembra evidente che questa preferenza e’ accordata a Salerno in considerazione di quelle che sono alcune carenze strutturali del porto, in particolare per quanto riguarda l’assenza di scanner ad alta definizione, la cui costruzione so essere in programma da tempo”. “La presenza di questo scanner non e’ una questione che mi attaglia particolarmente – prosegue – pero’, e’ un dato di fatto che il rilevante e celere transito di merci che si sviluppa per il porto di Salerno e’ un mezzo attraverso il quale entrano nel territorio nazionale ed escono dal territorio nazionale rilevanti quantitativi di merci illecite”. Borrelli sottolinea, poi, che “parliamo spesso di droga, ma non dobbiamo dimenticare che, attraverso il porto di Salerno, sono fuoriusciti i rifiuti per la Tunisia, sui quali la Procura di Salerno e’ stata reinvestita recentemente dopo che era stata dichiarata la sua incompetenza. Sono usciti anche altri quantitativi di merce illecita nel 2020, quando venne eseguita una misura cautelare da parte della Procura di Salerno che riguardo’ alcuni soggetti che facevano parte di strutture che operavano all’interno del porto, nella quale si dava atto che, attraverso il porto di Salerno, nei container, usciva merce ricettata e di provenienza furtiva”. Inoltre, “attraverso il porto di Salerno, transitarono, nel luglio 2020, 17 tonnellate di anfetamine, uno dei sequestri piu’ rilevanti che si siano verificati in Italia nella storia di sostanze stupefacenti”. “Si tratta di un porto in cui transita molta merce illecita, che e’ al centro degli interessi della Procura”, conclude Borrelli.