di Erika Noschese
Vincenzo Napoli pronto a rassegnare le dimissioni, Vincenzo De Luca pronto a far vivere alla città di Salerno l’era De Mita, tornando a indossare la fascia tricolore. La mancata candidatura del presidente della Regione Campania uscente ha una motivazione ben precisa: ritornare nella sua città, da sindaco sceriffo. Voci di queste ultime ore vedrebbero De Luca pronto ad avviare una fase di confronto serio con i suoi fedelissimi per riconquistare la fascia tricolore. Il piano è semplice: garantire al Comune di Salerno una certa stabilità e, dunque, dopo l’approvazione del bilancio, entro il mese di dicembre 2025 entra in azione il piano: Napoli lascerebbe, per “motivazioni personali”. Poi, la nomina di un commissario e il ritorno al voto nel mese di maggio 2026 con De Luca candidato sindaco, sostenuto dalla coalizione di centrosinistra. Proprio in queste ultime ore, le voci di un ritorno in città dell’ex (ma non più tanto) sceriffo si fanno sempre più insistenti. L’attuale primo cittadino non ha possibilità di scelta: De Luca lo ha voluto alla guida della città per (quasi) due mandati, De Luca chiederà di andar via e far spazio. In questi anni, il governatore non ha mai nascosto il suo malcontento per l’attuale gestione della città, rimproverando spesso e pubblicamente il suo protetto. Negli ultimi mesi, il malcontento del presidente è cresciuto a dismisura, tanto da rivestire i panni di sceriffo e perlustrare la città, con azioni mirate. Emblematico il suo intervento in piazza Bolognini, alla luce dei tanti episodi di disordini e caos che si sono verificati. Un sopralluogo preannunciato ed effettuato con i tecnici del Comune di Salerno che hanno ampiamente dimostrato di prendere ordini dal “capo” e non dal sindaco. L’intervento si è concluso ieri, con la rimozione delle ultime panchine. Un gesto che non è passato inosservato, soprattutto per la mortificazione di un sindaco, incapace di imporsi, di dettare ordini e, soprattutto, di farsi rispettare. C’è poco da dire: per ripristinare l’ordine in piazza e garantire serenità al parroco e ai fedeli è stato fondamentale l’intervento di De Luca. Con buona pace di Enzo Luciano, attuale (ancora per poco) segretario provinciale che già era pronto a lanciare la sua campagna elettorale per conquistare la fascia tricolore. Inutile illudersi, De Luca mira ad una vittoria bulgara, con o senza il campo largo. Lo stesso che in questi anni non ha risparmiato attacchi e accuse, dentro e fuori Palazzo Guerra. I consiglieri, soprattutto quelli di maggioranza, sono pronti alla campagna elettorale ma la regola sarà la stessa: solo i migliori sopravviveranno al fianco del nuovo (ma non tanto) primo cittadino che, come sempre, gestirà tutto da solo, bypassando giunta, consiglieri e tecnici. Dal mese di dicembre in poi, l’amministrazione vivrà nel limbo, in attesa del voto di maggio. Con le dimissioni di Napoli, anche la Provincia “tornerà al voto” con De Luca che ambisce a conquistare anche Palazzo Sant’Agostino.





