Salerno. Il Conservatorio ha l’Auditorium? - Le Cronache Salerno
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Salerno. Il Conservatorio ha l’Auditorium?

Salerno. Il Conservatorio ha l’Auditorium?

di Erika Noschese

Sono passati tanti anni e troppi pochi mesi per poter fare un raffronto tra ciò che si voleva ottenere e ciò che si è realmente ottenuto, circa l’argomento Auditorium. La prospettiva è favorevole: si vuole far sì che il Conservatorio “Martucci” di Salerno, che già gode di una sua autonomia importante sul territorio per la realizzazione e partecipazione a kermesse di vario tipo e genere, possa essere totalmente autonomo anche nella gestione dell’Auditorium. Così si dice e così è, stando a quanto stabilito ufficialmente con il Comune di Salerno che ne ha concesso la gestione. Eppure, i nodi cruciali, che già tanti anni fa si provarono a sciogliere (stranamente senza alcun esito, verrebbe da dire), sono rimasti tali. Su tutti, spicca la gestione dell’Auditorium in sé e per sé. Il Conservatorio “Martucci”, così come si può prevedere dal forte innalzamento delle attività proposte dall’amministrazione e dal corpo docenti, intende sfruttare al meglio ogni spazio anche perché è oggettivamente piccolo rispetto alla mole sempre più importante di iscritti che ogni anno preferisce una carriera di alta formazione musicale. L’auditorium, però, è stato concepito (e il Conservatorio questo lo sa bene) per la realizzazione di eventi che potessero consentire l’innalzamento della proposta culturale sul territorio: masterclass, maratone liriche, eventi esclusivi che, finora, il Conservatorio ha potuto realizzare soltanto all’esterno delle sue mura, eccezion fatta per alcuni eventi ad hoc che hanno comunque interessato una fetta a dir poco minuscola di persone coinvolgibili. Questo, fondamentalmente, per due motivi che restano tali anche oggi, con l’Auditorium “ufficialmente” in gestione del “Martucci”: il primo è legato, come si diceva, agli spazi fisici a disposizione dei docenti e degli iscritti; il secondo, ben più importante in termini di prospettiva, riguarda l’evoluzione dell’intera area nei pressi di via De Renzi e di Canalone. Una delle battaglie che, già diversi anni fa, andavano di pari passo con la questione “gestione Auditorium” era legata alla questione parcheggi, finalizzata al miglioramento della fruibilità dell’area sia per il personale studente e non studente del Conservatorio sia per i residenti della zona interessata, che praticamente da sempre sono costretti a suddividersi gli spazi con una mole imponente di persone nella fascia oraria 7-21, ad andare bene. Con l’avvio, presto o tardi, delle attività all’interno dell’Auditorium, si presuppone che oltre agli studenti e ai residenti ci siano anche i visitatori, gli interessati al programma offerto al pubblico, con considerevoli disagi aumentati per chi avrà in mente di recarsi in quell’area con la propria vettura. Non che ci siano alternative, da parte del trasporto pubblico locale, ma questo è un discorso che ha poco senso affrontare anche in questa sede poiché sarebbe un’ennesima croce rossa su cui sparare. Anni fa furono effettuati i sopralluoghi sull’area dell’ex campo di calcio che si trova proprio a ridosso dell’area conservatoriale. Dopo quei sopralluoghi, il nulla. Fu proposta un’alternativa alla mobilità pubblica, con tanto di abbonamenti ad hoc per gli studenti e aumento considerevole delle corse di Busitalia da e verso il Conservatorio, al fine di garantire la possibilità di parcheggiare presso una delle aree di sosta di Salerno centro prima di poter usufruire dell’autobus per raggiungere Via De Renzi. Il risultato, anche in questo caso, è stato nullo. Si è parlato, sempre tanti anni fa, di rendere l’ex scuola elementare una ulteriore sede distaccata del Conservatorio, con alcune sale prove aperte al pubblico e una foresteria per ospitare gli ospiti del teatro “Verdi” di Salerno e/o coloro i quali avessero poi avuto impegni accademici con il Conservatorio (docenti di masterclass, ospiti all’interno di kermesse e/o eventi di vario genere, ecc.). Anche qui, ovviamente, ode al silenzio. L’auditorium, dunque, è del Conservatorio. E tutto ciò che occorre per far sì che questo auditorium sia davvero fruibile per gli studenti e per la cittadinanza? Ad oggi nessuna risposta, ma – va detto – neppure alcuna domanda. Ed è forse questa la parte più grave.