Salerno festeggia i dieci anni di successo dell’Associazione CentroNatura Ludosya - Le Cronache
Salerno

Salerno festeggia i dieci anni di successo dell’Associazione CentroNatura Ludosya

Salerno festeggia i dieci anni di successo dell’Associazione CentroNatura Ludosya

Tradizioni e vie orientali e occidentali indirizzate verso la ricerca della felicità e della salute si incrociano e prosperano ancora una volta sul fertile terreno della città ippocratica. Salerno oggi desidera festeggiare con Marina Pirandello l’inizio delle attività 2003-2004 dell’Associazione CentroNatura Ludosya. Si amplia sempre di più il progetto che da 30 anni unisce donne e uomini di ogni provenienza e formazione attorno all’impegno per il benessere, la salute e la prevenzione. Porte aperte con l’Open Day sui percorsi professionalizzanti ieri e sui percorsi di pratica e trattamento domenica 17 dalle 10:30, presso la nuova sede in Via Migliorati.
COME IL SUO BISNONNO, UNA VITA SPESA ALLA RICERCA DELLE PROFONDITA’ DELL’ESSERE UMANO
Occhi sorridenti, figura leggiadra e accogliente, voce rasserenante e un’aura di grande calore e generosità. Nonostante il suo cognome non menta, non si direbbe che dietro al volto così amichevole, a tratti materno e umile di Marina Pirandello c’è la nipote del drammaturgo che nel 1934 guadagna il Nobel per aver arditamente smascherato, in contemporanea con Freud, tutte le contraddizioni e le complessità dell’animo umano. Erede di questo anelito di ricerca nelle profondità del vivere, Marina ha dedicato la sua vita a ridare a centinaia di persone energie, vitalità, conoscenza di sé e opportunità di aggregazione intorno ai valori e agli ideali di ricerca del benessere. Numerose discipline coprono l’offerta per le tre aree di attività al CentroNatura: pratica personale in gruppi; formazione professionale attestata secondo la legge 4 del 2013; trattamenti individuali.
UNA PIRANDELLO DEDITA ALLA FELICITA’ E AL BENESSERE PSICOFISICO
Ma conosciamo meglio Marina. Sangue indubbiamente siciliano, romana di nascita, salernitana per amore, ci racconta com’è nata la sua passione irrefrenabile per le discipline olistiche. Nella conversazione ci accompagna Ennio Preziosi, psicologo psicoterapeuta, autore, istruttore di Mindfulness presso il CentroNatura e suo amico da quasi vent’anni.
Marina, chi come Ennio frequenta sin da ragazzo la tua associazione, riconosce che hai creato a Salerno un punto di riferimento regionale per la cultura del benessere, partendo circa trent’anni fa con una disciplina che solo oggi è finalmente riconosciuta e apprezzata dalla medicina integrativa: lo Shiatsu. Di cosa si tratta e come hai scoperto di avere questo talento?
«Lo Shiatsu è un dialogo tra le mani dell’operatore e i flussi energetici della persona che riceve il trattamento. Questo consiste in pressioni dei palmi e delle dita su punti dove sono presenti blocchi articolari e muscolari, ma anche energetici. Come Ennio può confermare, oggi esistono ricerche cliniche che attestano ciò che da quattromila anni i medici giapponesi e cinesi hanno sempre ambito a dimostrare: l’importanza di dare al corpo, tramite questa e altre pratiche e arti terapeutiche, quell’attenzione e quella cura che possono arrivare a guarire anche le emozioni e lo spirito. La passione per discipline come questa nasce sempre da un bisogno che in qualche momento della vita emerge in ognuno di noi. È un bisogno che va ascoltato e seguito: riconnettersi con la natura attraverso le parti più profonde di noi. Se proviamo ad ascoltare questo bisogno e a trovare questa connessione, la natura fa il resto».
Ennio Preziosi afferma anche nei suoi libri che la psicoterapia ufficiale riconosce l’immensa utilità delle pratiche e delle arti olistiche orientali e occidentali, per contribuire alla ripresa mentale anche da disturbi d’ansia e depressivi, nonché dalle fisiologiche crisi esistenziali che attraversano la vita di tutti noi. Tu cosa ne pensi?
«Ennio da giovane praticante nel mio centro ora è diventato l’istruttore del corso di Meditazione di Mindfulness e ha collaborato anche nella parte didattica di Ludosya. Credo che questo suo impegno personale e professionale dica tutto!».
Chi ti conosce ti definisce una calamita di personalità creative e sottolinea come questa tua capacità aggregativa sia innata, spontanea e senza sforzo. Oggi chi segue Marina nel progetto CentroNatura Ludosya?
«Sono sempre stata davvero attorniata da persone che hanno fatto del mio centro un punto di riferimento all’avanguardia e oggi questo fermento è tenuto vivo dai percorsi di Hatha Yoga, portata avanti da tanti anni da Ivo Capezzone, la Bioenergetica con Annica Cerino, la Mindfulness con Ennio Preziosi, la Meditazione Zen con Giorgio Sica, la Ginnastica posturale dolce con Ankisa Juricic, il QiGong, con Federica Bonadies, il Tai Chi Chuan con Paolo Budetta, il Metodo Feldenkrais con Cristina Costelli, un’attività per bambini che si chiama Favoliamo con Angelica Santaniello e Sabino Velleca, il gruppo di Persone altamente sensibili condotto da Daniela Latronico, quello di Danzaterapia con Simona Totaro, di Danza emozionale con Federica Grosso e il gruppo Cerchio di donne con Angelica Santaniello. I percorsi individuali consistono in trattamenti salutari di medicina tradizionale cinese, trattamenti Shiatsu e Ayurvedici e in altri tipi di trattamento olistico. Ludosya, la Libera università delle discipline olistiche, shiatsu yoga e ayurveda, offre corsi e attestati di formazione professionale per operatori Shiatsu e Operatori Olistici secondo la legge 4 del 2013, oltre che Corsi monotematici di altre discipline olistiche. Una grande opportunità per chi ambisce a mettersi al servizio della persona in un’era in cui la consapevolezza e la ricerca di sé sono indispensabili. Sono molto contenta ed orgogliosa del team che si è consolidato in questi anni, mi sento tranquilla e serena nel proporre alle persone i nostri percorsi e le nostre attività, so di metterli in ottime mani».
Cos’è che ti spinge a proseguire questo tuo progetto, dopo tanti anni?
«Sicuramente la passione per lo Shiatsu, questa splendida disciplina di ascolto di sé e degli altri e poi la consapevolezza che la connessione, il contatto, la relazione armonica con il Tutto, sono le chiavi per uscire dallo stato di sofferenza e oscurità che abbiamo vissuto in questi ultimi anni, dobbiamo lasciare un mondo luminoso ai nostri figli e nipoti…ai giovani».