Alberto Cuomo
ùI salernitani, nel ricorrente credere a tutte le sciocchezze che vengono loro dette da chi è interessato a dirle per trarne vantaggio, devono essere divenuti del tutto stupidi, tanto che la loro stoltezza sollecita ulteriormente la cinica volontà di continuare a prenderli per i fondelli. Non sono solo le fake news social e cartacee, o le tante “pippe e palle” dei politici a prendersi gioco dei salernitani quanto anche le affermazioni di chiunque abbia la necessità di avere un sostegno popolare giocando sulla loro dabbenaggine. Si prenda ad esempio il caso del ricorso al Tar-Lazio della società Salernitana al fine di richiedere la permanenza in serie B della squadra: un ricorso, secondo il parere di chi, pur non essendo avvocato ha un minimo di avvedutezza, destinato ad essere respinto, e ancora respinto qualora si volesse giungere anche al Consiglio di Stato. Un ricorso presentato al fine di gettare polvere negli occhi dei tifosi e scrollarsi dalle spalle la responsabilità di avere in soli tre anni condotto la squadra cittadina dalla prima alla terza serie. Il caso attuale più eclatante che mostra lo scimunimento dei salernitani è però dato dal trionfalismo con cui sono state prima previste dal presidente dell’Autorità portuale, Andrea Annunziata, uomo delle terre agricole del nocerino convertito in esperto di mare, ed ora accolte da lui e da alcuni amministratori comunali, le grandi navi da crociera, addirittura due per volta, nel nostro esiguo porto dichiarato da alcuni pennivendoli, con enfasi si direbbe accorata, il primo in Italia in campo crocieristico. Per non dire di quanti hanno salutato i mostri da crociera quali segno di un turismo in salute e in crescita: Bummm! Onde svelare come tale affermazione sia una st…upidaggine basterebbe andare al porto e vedere lo stazionamento di autobus privati collegati alle navi, con le targhe per i crocieristi divisi tra quanti desinati a visitare la divina costiera, e altri da accompagnare a Pompei o a Napoli. Il resto dei viaggiatori, che rimane a Salerno, considerando che i prezzi delle crociere si sono di molto abbassati, è costituito da persone appartenenti a ceti poco abbienti che si fermano poco in città, quel tanto per ritornare al pranzo già pagato a bordo. Acclarato che il crocierismo niente ha a che fare con il turismo, il peggio che ne deriva è altro. Secondo il rapporto di Transport & Environment, l’organizzazione indipendente europea, che mette al centro il problema dell’inquinamento atmosferico derivante dal turismo marittimo, nel 2022, le 218 navi da crociera circolanti hanno emesso 4 volte più ossidi di carbonio di tutte le auto dell’Ue (253 milioni) facendo dell’Italia il paese più insozzato dove le città maggiormente inquinate sono proprio quelle portuali che accolgono le navi dei crocieristi. Basti pensare che Venezia, dopo il 2021, anno in cui fu proibito l’ingresso alle navi da crociera, ha visto diminuire dell’80% il suo inquinamento passando dall’essere il porto più inquinato d’Europa da tali navi al 41mo posto. La città europea più inquinata dal crocierismo oggi è Barcellona, ma in Italia si piazzano tra i primi 10 posti, Napoli, Genova, Livorno e presto, presumibilmente Salerno. Qui, singolarmente, la MSC che, secondo l’ONG “Friends of the Earth” nel report di marzo 2022 “Cruise Ships Enviromental Impact” (fonte: “L’indipendente”) è tra le società armatrici che possiedono le navi più inquinanti, è stata accolta a Salerno con feste, zeppole tricchi tracche e babà, dall’amministrazione e dall’Autorità portuale. Al contrario, molte città in Europa stanno rifiutando l’attracco ai giganti del mare, sia per l’inquinamento che per le conseguenze economiche. Si stima infatti che la maggior parte dei passeggeri che sbarcano dalle navi non spendano granché nei porti di attracco dal momento esse restano in città per la durata di otto ore mentre i vacanzieri a bordo dispongono di qualsiasi comodità, con cibo e bevande spesso parte del pacchetto acquistato. È stato calcolato che un singolo passeggero di una nave da crociera mediamente emette un quantitativo di anidride carbonica quattro volte superiore a quelle di un viaggiatore in aereo, le polveri sottili emesse da una nave da crociera in un giorno è pari ad un milione di auto nello stesso giorno, dati a cui vanno sommati i danni degli sversamenti in mare di petrolio e liquidi chimici vari. Diverse città portuali si stanno ribellando a quanto subiscono. Le amministrazioni di Marsiglia, Dubrovnik, Santorini, Amsterdam hanno già introdotto restrizioni alle navi mentre negli Usa, a Monterey, le restrizioni hanno riguardato i passeggeri cui è impedito di scendere a terra. Oltretutto a Salerno, l’amministrazione e Annunziata, saranno inadempienti rispetto al limite imposto dall’Europa che vuole emissioni zero nel 2050, un limite impossibile se non si mette mano all’inquinamento enorme delle navi da crociera. Quanto si è qui esposto è molto noto, sì che sorprende veramente l’entusiasmo che sembra vivere la nostra città in cui persino i sindacalisti che non hanno a che fare con il mare sentono la necessità di esprimere la loro gioia per l’arrivo di questi mastodonti del mare. Nel tenere conto delle grandi cifre che ruotano intorno al traffico crocieristico non si può non pensare che i salernitani i quali applaudono stupidamente chi li avvelena farebbero almeno bene a farsi pagare come claque.





