«Salerno città più videosorvegliata d’Italia» - Le Cronache
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«Salerno città più videosorvegliata d’Italia»

«Salerno città più videosorvegliata d’Italia»

 di Erika Noschese

Rendere Salerno la città più videosorvegliata d’Italia. E’ questo l’obiettivo del partito democratico che nella mattinata di ieri ha presentato un ampio progetto sull’installazione di telecamere di videosorveglianza negli agglomeramenti urbani di Salerno, Mercato San Severino e Fisciano. Un progetto fortemente voluto dal parlamentare dem Piero De Luca e realizzato, in 3 mesi, dal Consorio Asi, riuscendo a “portare a casa” i fondi stanziati dal governo nell’ambito del Pon su sicurezza e legalità. «E’ un progetto estremamente importante per la nostra città, col quale si consente all’area industriale di fare un passo in avanti importante sul tema della sicurezza e della legalità – ha dichiarato il deputato Piero De Luca – E’ un progetto che nasce da una sinergia politica istituzionale forte, tra il consorzio Asi e i Comuni interessati, in cui saranno coinvolte le forze dell’ordine per installare più di 300 telecamere che consentiranno di reprimere e prevenire la commissione di tanti reati di microcriminalità in un’area che sta assumendo sempre più una vocazione commerciale che noi dobbiamo tutelare, difendere e incentivare e soprattutto le telecamere consentiranno di evitare, prevenire e sanzionare episodi che stiamo riscontrando sempre più spesso nella nostra città di versamenti, di discariche e di rifiuti abusivi nella città capoluogo ma anche nell’area industriale». Dunque, 300 telecamere che andranno ad aggiungersi a quelle installate sul corso cittadino che saranno attivate, ufficialmente a breve. «Già sono state installate, bisogna semplicemente azionarle. Credo ci sia un problema banale di cartellonistica. Sembrerà grottesco ma una volta sistemati i cartelli partirà la videosorveglianza sul corso», ha dichiarato il sindaco Enzo Napoli. Le telecamere dovrebbero essere installate anche sui viali di accesso alla città, per reprimere il dilagante fenomeno della prostituzione o dello sversamento illecito dei rifiuti che stanno rendendo la città una discarica a cielo aperto. Dunque, un progetto finalizzato a trasformare le aree industriali dei comuni interessati in agglomerati commerciali 4.0, proprio grazie al progetto presentato dal consorzio Asi, presieduto da Antonio Visconti. Il sistema di videosorveglianza dovrebbe entrare ufficialmente in vigore dal mese di gennaio. «E’ un sistema che si prefigge di curare la sicurezza nelle aree industriali, sia come deterrenza perché la consapevolezza della presenza di sistemi di rilevazione è un forte elemento di deterrenza, sia per la repressione dei reati – ha dichiarato il presidente del consorzio Asi Antonio Visconti – La possibilità di avere uno strumento che agisce sia in fase preventiva che consuntiva è un forte elemento di operazione». Il decreto di finanziamento è stato ottenuto lo scorso 4 ottobre, «siamo nella fase di allestimento dei bandi di gara e di completamento di progettazione. Se non finiamo tutto l’intervento entro 18 mesi ci revocano i finanziamenti. Non abbiamo possibilità di scelta, dobbiamo accelerare i tempi», ha poi aggiunto Visconti, secondo cui in 18 mesi dovrebbe essere tutto finito, collaudato e consegnato per non perdere i soldi e il 20% di acconto richiesto per l’avvio dei lavori. «Senza legalità e senza sicurezza è difficile lo sviluppo, in particolare in queste zone un po’ sensibili come le aree industriali», ha dichiarato il presidente della Provincia Michele Strianese. «Il Pd tiene molto alla sicurezza delle aree urbane e industriali», ha poi aggiunto il numero uno di Palazzo Sant’Agostino.