Salerno. Caso Amodio, l'accusa - Le Cronache Ultimora
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Salerno. Caso Amodio, l’accusa

Salerno. Caso Amodio, l’accusa

di Tommaso D’Angelo

L’aria di libertà di opinioni che si respira in questo quotidiano è dimostrata dal bellissimo articolo del collega Antonio Manzo che a modo suo contesta “lo scoop” di Cronache. E in particolare contesta a modo suo, quella “questione di opportunità” che questo giornale ha sollevato nei confronti di Giovanni Amodio. Non è una posizione né forcaiola né giustizialista, è un fatto oggettivamente accaduto davanti alla Cittadella giudiziaria, dove si vede dalle immagini del filmato, effettuato dall’ottima Erika, Amodio aspettare Alfieri e poi salutarlo in maniera fin troppo affettuosa. Non si è trattato insomma di un incontro casuale.

Non mi risulta che la stessa affettuosità Amodio l’abbia riservata ad altri imputati-detenuti, seppur ai domiciliari. Il bacio della pantofola nei confronti di Alfieri, su cui pende anche una indagine della procura per la famosa telefonata dal carcere, come riportato dal Ministro Nordio, in una risposta ad una interrogazione del senatore Iannone, lascia nell’opinione il senso dell’impunità nei confronti del potente di turno. E qui torna, a mio giudizio, la questione di opportunità sollevata dal giornale. E il silenzio del procuratore Borrelli sulla vicenda fa aumentare queste perplessità. Bastava chiarire che si è stata una leggerezza e la storia si sarebbe chiusa immediatamente. Sbaglia chi pensa che la storia finisca nel dimenticatoio. Il vasa vasa in salsa cilentana avrà clamorosi sviluppi.