Salerno. Avella attacca Natella - Le Cronache Attualità
Attualità Salerno

Salerno. Avella attacca Natella

Salerno. Avella attacca Natella

«Salerno verso la deriva». A pronunciare queste parole Rino Avella, consigliere comunale del Psi che interviene a gamba tesa in merito alle polemiche sollevate in queste ultime ore circa l’incuria che caratterizza il verde pubblico e che ha messo sulla graticola l’assessore alle Politiche Ambientali, Massimiliano Natella. «A quando le complessive assunzioni previste dal piano triennale di fabbisogno del personale? Le impellenti esigenze di mantenimento e cura della città e di erogazione dei servizi pubblici necessari alla comunità sono, mese dopo mese, sempre meno compatibili con il numero di dipendenti al Comune di Salerno – ha detto Avella – I numerosi pensionamenti, aumentati a causa della riforma cd. ‘quota cento’ hanno ridotto la pianta organica al minimo storico a fronte di una crescente richiesta territoriale di servizi comunali». Il consigliere socialista ha ricordato che i settori visibilmente scoperti attengono alle manutenzioni, alla viabilità, a sicurezza e protezione civile. «Situazione oggettivamente sempre più grave: lo stato di crescente degrado in cui versa Salerno è sotto gli occhi di tutti, residente e visitatori. Ciò aggravato da una visione politica complessivamente disorganica e da una azione sostanzialmente inefficace degli assessori di rifermento. Eppure le mie sollecitazioni e le richieste a favore di una decisa azione correttiva sono state indirizzate all’attenzione del Sindaco sin da dopo l’insediamento dell’attuale Consiglio Comunale e reiterate (anche pubblicamente) il 7 e 20 febbraio 2023, il 5 ottobre 2024 ed il 4 aprile 2025 – ha attaccato – Senza risposte energiche ed adeguate la città finirà rapidamente in malora. Non intenderò essere complice di questa deriva». Quanto accaduto lunedì in città dopo qualche ora di pioggia sembra aver acceso un campanello d’allarme a Palazzo di Città. Chiaramente, la posizione di Natella non è in gioco, almeno per il momento ma le parole dell’assessore sembrano aver confermato quanto quest’amministrazione provi a navigare a vista senza un reale programma di intervento, ordinario e straordinario. E il fuoco amico di queste ultime ore ne è la conferma. Ad intervenire sulla vicenda anche la vice presidente del consiglio comunale Claudia Pecoraro: «Ormai, da anni, diciamo sempre le stesse cose, e chiediamo serietà e competenza nella gestione del verde pubblico e dell’ambiente a Salerno. La condizione del verde cittadino è sotto gli occhi di tutte e tutti. A partire da quanto accaduto al Parco Arbostella, passando per la mancanza di controllo ambientale sugli arenili, l’incuria degli spiazzi verdi, gli incendi che hanno devastato per l’ennesima estate le nostre colline, fino ad arrivare, anche quest’anno, allo stato di (non) manutenzione delle Washington – ha detto la consigliera del M5S – Sono anni che si chiede un intervento strutturale di potatura delle palme, che negli anni passati sono state anche oggetto di incendi in pieno centro cittadino, anni in cui alle richieste è seguito solo un assordante silenzio». La Pecoraro contesta le dichiarazioni rilasciate dall’assessore, un autogol clamoroso: «Un paio di giorni fa, però, l’assessore Natella ha scelto di rompere quel silenzio, dichiarando che la manutenzione non si è mai fatta perché costa troppo, e i soldi non c’erano. Ha affermato che ora, grazie ad una “gestione più oculata”, sono riusciti a recuperare risorse economiche “perché oggi spendiamo un terzo di manutenzione del verde orizzontale rispetto a quanto spendevamo per le coop”. Finalmente l’Assessore Natella ha confermato quello che noi denunciamo da anni: il sistema delle cooperative, tanto caro a Vincenzo De Luca e alla sua maggioranza, è costato alle casse comunali il triplo di quanto invece costa l’internalizzazione del servizio». La pentastellata ricorda la proposta lanciata all’indomani dello scandalo delle cooperative sociali quando chiese al sindaco e all’Assessore di internalizzare il servizio, di non affidarlo a terzi: «in questo caso specifico poi fu l’Isam – ci fu risposto no, secco, tagliente. Poi hanno accolto la nostra sollecitazione e oggi l’Assessore riconosce che risparmiamo ulteriormente anche rispetto a quanto pagavamo all’Isam», ha detto ribadendo la sua indignazione per lo sperpero di risorse pubbliche «che si sarebbero potute impiegare per tagliare i costi dell’imposizione fiscale, dei servizi alla persona o aumentarne la qualità». E poi l’attacco: «Mi indigno perché quel sistema, idealmente virtuoso, è stato plasmato e piegato al solo scopo di costituire un bacino di voti assicurati per il sistema di potere clientelare messo su dall’amministrazione De Luca, e pagato dalla gente di Salerno. Potremmo dire che ognuno e ognuna di noi ha pagato la campagna elettorale di questi personaggi! Ma senza che loro dovessero rendicontare le spese. Mi indigno perché per accaparrarsi la poltrona, e rimanerci ben saldi sopra, hanno distolto le risorse pubbliche dalla loro funzione, usandole come salvadanaio personale, lasciando la città in balia di se stessa, dell’incuria, della mancanza di manutenzione, anche solo ordinaria, senza programmazione, senza progettualità, senza amore – ha aggiunto la Pecoraro – La totale mancanza del Piano del Verde, confermata da Massimiliano Natella, oltre ad aver cagionato danni ingenti al patrimonio arboreo cittadino, è, ove ce ne fosse ancora bisogno, l’ennesima dimostrazione dell’assoluta incompetenza ed incapacità amministrativa di questa Amministrazione e della sua Giunta. Un’amministrazione piegata su se stessa, sulle proprie prerogative di potere e stretta nel proprio sistema clientelare che non è solo inadeguata e incompetente, semplicemente è indifferente al benessere della cittadinanza salernitana perchè loro, quello che dovevano prendersi, se lo sono preso», ha aggiunto la vice presidente del consiglio comunale.