di Marco De Martino
SALERNO – Una notte magica per tornare a sognare. La Salernitana, appena 72 ore dopo la beffa del Druso, affronta la Sampdoria degli ex Tutino e Coda in una sfida dall’inebriante profumo di serie A. Oltre quindicimila spettatori assieperanno gli spalti dell’Arechi con la speranza di archiviare subito il brutto passo falso di Bolzano. Contro il Sudtirol, al netto delle valutazioni arbitrali, purtroppo sono emerse le lacune già evidenziate nelle prime uscite ufficiali della stagione e mascherate dal temperamento di un gruppo che finora è quasi sempre riuscito a recuperare lo svantaggio iniziale. E questa sera contro una corazzata come la Sampdoria bisognerà evitare proprio questo. Andare sotto contro i blucerchiati significherebbe sprecare nuovamente energie mentali e fisiche per rimontare e, al tempo stesso, scoprirsi alle micidiali ripartenze di due tra i bomber più prolifici della storia recente della Salernitana, ovvero Gennaro Tutino e Massimo Coda. Proprio i due bomber sono stati gli oggetti del desiderio del direttore sportivo Gianluca Petrachi quando, ad inizio mercato, si pensava ad un cambio di proprietà al timone del club granata. Poi, la permanenza di Danilo Iervolino ed il drastico ridimensionamento del budget messo a disposizione per il mercato, hanno fatto sfumare i due obiettivi centrati invece dalla Sampdoria. Una squadra, quella blucerchiata, che cerca il rilancio dopo una stagione anonima in cadetteria ma che è partita peggio dei granata, racimolando un solo punticino nelle prime due giornate. Non per questo stasera sarà una passeggiata, anzi sarà ancora più complicato avere la meglio dell’undici di Pirlo. I continui svarioni difensivi, la mancanza di alternative a centrocampo e la scarsa prolificità del reparto offensivo sono i problemi più grossi su cui Martusciello sta lavorando. Il trainer granata ovviamente spera sempre che dal mercato possano arrivare due o tre elementi di esperienza che possano innalzare il tasso qualitativo di un organico ancora in piena costruzione e con carenze in ogni reparto. Il tecnico, questa sera, dovrebbe confermare in blocco la difesa ed il centrocampo visti all’opera a Bolzano, anche se Bradaric e Sfait potrebbero in extremis strappare una maglia da titolare. Cambierà il tridente offensivo: ormai Verde e lo stesso Braaf sono elementi di qualità a cui la Salernitana davvero non può più permettersi il lusso di rinunciare, soprattutto in considerazione delle deludenti prestazioni di Valencia e dell’anemia realizzativa di Simy. La spinta dei quindicimila si farà sentire, ma dovrà essere la Salernitana a meritarsi il riscatto.