La Salernitana si gioca questa sera una grossa fetta di play off. Ad attendere i granata ci sarà il Pordenone di Attilio Tesser, autentica rivelazione del campionato, che è praticamente certo di partecipare alla post season ma che è in piena lotta con lo Spezia per accaparrarsi la terza posizione in classifica. Un match da non fallire per gli uomini di Gian Piero Ventura dopo l’harakiri di venerdì scorso all’Arechi contro l’Empoli che, in pratica, ha rimesso in discussione la qualificazione e che stasera, in caso di ulteriore battuta d’arresto, potrebbe essere irrimediabilmente compromessa. Alla Salernitana, infatti, servono almeno 4 punti negli ultimi 180’ per avere la quasi certezza di centrare l’obiettivo stagionale e, per farlo, bisognerà uscire quantomeno indenni dal Rocco di Trieste. Un punto stasera per andarsi poi a giocare il tutto per tutto venerdì all’Arechi contro un’altra big, lo Spezia. Tornerà all’antico Ventura per cercare di strappare un risultato positivo al Pordenone. Senza Lopez e Kiyine squalificati, l’infortunato Cerci ed il ripudiato Billong, il tecnico farà di necessità virtù riaffidandosi al caro vecchio 3-5-2 e puntando sulla solita mini rotazione tra gli interpreti. Tra i pali, nonostante l’incubo che sta vivendo dopo la serata horror vissuta con l’Empoli, dovrebbe essere riconfermato Micai che, se così fosse, è chiamato al pronto riscatto anche per rintuzzare gli insulti e le accuse piovutegli addosso via social da parte di tanti tifosi granata. Davanti a lui tornerà, sul centro sinistra, Jaroszynski il quale andrà ad affiancare Migliorini ed uno tra Aya e Karo nel terzetto di centrali. Ventura conferirà sostanza al centrocampo inserendo, accanto a Di Tacchio, il redivivo Dziczek, e spostando sull’out destro Akpa Akpro. Cicerelli dunque, dovrebbe cominciare dalla panchina. A sinistra largo al rientrante Curcio. In avanti potrebbe toccare a Djuric riposare, con Jallow che potrebbe tornare a far coppia con Gondo. Una formazione, dunque, votata al contenimento ed alle ripartenze in velocità proprio per cercare in primis di annullare l’avvolgente manovra offensiva dei ramarri. Una compagine, quella neroverde, che non è più quella sbarazzina e micidiale del girone d’andata ma che è, soprattutto in casa (anche se si giocherà sul neutro di Trieste), molto temibile. Occhio all’ex Bocalon che, in questa stagione, ha già castigato i granata con la maglia del Venezia. Orecchie, invece, ai risultati che arriveranno dagli altri campi: Crotone-Frosinone, CittadellaVenezia, Empoli-Cosenza e, soprattutto, Pisa-Ascoli e Benevento-Chievo sono le gare che andranno attenzionate. La Salernitana, però, dovrà innanzitutto badare a sé stessa perché ha già abbondantemente dimostrato che, se vuole, può riuscire in tutto e nel contrario di tutto.
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Ventura: «Attesi da due gare decisive, gioca chi sta meglio»
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