L’AQUILA. Non ce n’è davvero per nessuno. La?alernitana è la regina indiscussa del girone B di Seconda Divisione. A L’Aquila è arrivata l’ennesima conferma. Se questo era il banco di prova decisivo per dare il via alla fuga ammazzacampionato, l’undici di Perrone l’ha superato alla grande. Un gol per tempo e pratica risolta da grande squadra. Una prestazione autoritaria da vera capolista con giocatori in grado di fare la differenza in qualsiasi momento del match. Mounard e Mancini, giusto per fare due nomi, sono di un’altra categoria. I due giocatori in mezzo al campo hanno davvero impressionato, così come Molinari, un muro al centro della difesa. Sembra giocare quasi come il gatto con il topo, la salernitana. Parte bene, poi sembra farsi quasi schiacciare e nel momento migliore dell’avversario colpisce. E’ stato così nel primo tempo, quando due accelerazioni improvvise hanno prodotto prima un palo di Mounard e poi il gol di Guazzo, all’ottavo gol stagionale, al quinto consecutivo in cinque partite. Il 4-3-1-2 scelto da Perrone ha funzionato bene. l’avvio è stato tutto di marca ospite con i padroni di casa a dir poco sorpresi. Diverse occasioni, prima di tirare il fiato, abbassare il ritmo e colpire all’improvviso grazie alla classe dei singoli. Così come nella ripresa. I padroni di casa, in dieci dopo l’espulsione di Colussi, hanno provato con il cuore e la grinta a mettere in difficoltà i granata, ma senza mai tirare in porta. Perrone ha ridisegnato la squadra, togliendo Mounard e inserendo un difensore,?uia. Poi nel finale è arrivata la perla di Ginestra. Sarà una coincidenza ma ancora una volta il cobra è stato letale, dopo l’uscita dal campo di Guazzo, giocando da prima punta. E’ stata una festa granata, con oltre 500 tifosi al seguito che hanno applaudito la sesta vittoria consecutiva, record stagionale. Vendicata la sconfitta dell’andata, ma c’era Galderisi in panchina, ma soprattutto, visti i risultati delle rivali, la Salernitana ha fatto il vuoto. Ora sono sei i punti di vantaggio sull’Aprilia seconda in classifica, ma soprattutto otto sul Pontedera, terzo in classifica. Quaranta punti in diciotto giornate e un campionato che sembra davvero essere in discesa. Bisogna mantenere la giusta concentrazione e non pensare di aver già vinto ma con questo organico e con la ciliegina promessa da un sorridente Lotito dal mercato il 2013 della Salernitana sembra essere partito davvero nel migliore dei modi.
L’AQUILA-SALERNITANA 0-2
L’Aquila (4-3-3): Testa; Rapisarda, Mucciante, Pomante (84’ Triarico), Ligorio; Agnello, Carcione, Iannini (56’ Menicozzo); Improta, Colussi, Ciotola (62’ Albanese). A disposizione: Modesti, Petta, D’Amico, Marcotullio. All.: Ianni
Salernitana (4-3-1-2): Iannarilli; Luciani, Molinari, Rinaldi, Piva; Montervino (80’ Zampa), Perpetuini, Mancini; Mounard (72’ Tuia); Ginestra, Guazzo (85’ Ricci). All.: C. Perrone. A disp.: Dazzi, Cristiano Rossi, Vettraino, Gustavo.
ARBITRO: Intagliata di Siracusa. (Garito-Raparelli)
MARCATORI: 42′ Guazzo, 89′ Ginestra.
NOTE: Spettatori presenti 1000 circa, 500 dei quali provenienti da Salerno. Ammoniti: Carcione (L), Rinaldi (S), Molinari (S), Ginestra (S). Espulso: al 59’ Colucci (L). Calci d’angolo 6-5 per L’Aquila. Recupero 3’p.t. 3’ st