TORINO – Un punto di speranza e di ripartenza. Un punto buono a muovere la classifica e per interrompere la serie nera, evitando di realizzare un altro record negativo (cinque sconfitte di fila in Serie A nda) in questa stagione fin qui sciagurata. Soprattutto però è un punto che si accompagna giocoforza ad una certezza: venerdì prossimo la sfida contro l’Empoli somiglierà tanto ad un’ultima spiaggia. Ancorata sul fondo della classifica, stravolta dal mercato, la Salernitana è arrivata a Torino con il chiaro intento di non prendere gol, sperando poi magari di trovare l’episodio giusto per vincere la gara. Così Inzaghi ha preparato una partita essenzialmente difensiva schierando la squadra corta, compatta, con un baricentro basso. Condizioni ideali per sfruttare al meglio la forza e l’esperienza di Boateng, mandato subito in campo e che ha risposto, nei sessanta minuti giocati, davvero alla grande. Al suo fianco esordio ok anche di Pasalidis, uscito infortunato e la conferma di un Pierozzi molto concentrato. In attacco Tchaouna ha agito da “falso nueve”. Così schierata, la squadra di Inzaghi ha soprattutto nella prima frazione annullato un Torino sonnolento e prevedibile. Nel piano partita dei granata del sud c’era il recupero palla e la verticalizzazione immediata verso Kastanos, Candreva e Tchaouna. Nel primo tempo soluzione mai riuscita con una Salernitana che anche quando ha avuto possesso palla ha manifestato una certa incapacità nel pungere un Torino in emergenza difensiva e che ha perso per infortunio, al tramonto della prima frazione anche Rodriguez. Dopo un primo tempo soporifero e con poche emozioni, la Salernitana a inizio ripresa ha provato un minimo ad aumentare la pressione, cercando magari di trovare la falla nell’improvvisata difesa a tre di Juric, attenta sempre a non lasciare troppi spazi. Così a inizio ripresa ci hanno provato Basic e Candreva dalla distanza ma per vedere il primo tiro in porta il pubblico ha dovuto attendere il minuto 66 quando Linetty ha chiamato Ochoa alla risposta. Qualche minuto prima Inzaghi ha inserito Pellegrino, all’esordio e soprattutto il figliol prodigo Boulaye Dia che a nove dal termine ha avuto sul destro sugli sviluppi di un corner, il pallone per il colpaccio ma ha trovato la risposta di Milinkovic-Savic. Perso Pasalidis per infortunio e con Bradaric nel trio difensivo, la Salernitana con grande equilibrio ha tenuto bene fino al termine, concedendo solo un paio di colpi di testa a Pellegri e Zapata con Ochoa impegnato solo a guardare il pallone terminare fuori. Così è arrivato per la Salernitana il primo pareggio a reti bianche della stagione che alimenta l’entusiasmo di un gruppo rinnovato che, anche con il ritorno di Coulibaly, è pronto a lottare fino all’ultimo per centrare il miracolo salvezza. Quella di venerdì però contro l’ex Nicola sarà una partita decisiva.
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