Salernitana, tutti insieme appassionatamente all'Arechi - Le Cronache
Salernitana

Salernitana, tutti insieme appassionatamente all’Arechi

Salernitana, tutti insieme appassionatamente all’Arechi

di Marco De Martino

SALERNO – Tutti insieme per compiere la missione 5%: ora conterà soltanto vincere. La Salernitana, dopo il brodino caldo di Torino che ha interrotto la sequenza da horror che l’aveva ricondotta in ultimissima posizione, questa sera all’Arechi inizia il proprio mini-torneo di 15 partite che mette in palio la terza salvezza in serie A. Ironia della sorte, i granata iniziano il loro percorso proprio contro l’artefice della miracolosa permanenza in massima serie di due stagioni or sono, ovvero Davide Nicola attuale tecnico dell’Empoli. Uno scontro che determinerà tanto, sia per l’una che per l’altra compagine, divise in classifica generale da 5 punti, quella che poi è la stessa distanza che divide la Salernitana dalla zona salvezza. Inutile rimarcare che questa gara sia lo spartiacque della stagione dei granata: vincendo Candreva e compagni risalirebbero sul treno che conduce alla salvezza, mentre con un pareggio o, peggio, con un ko probabilmente direbbero addio alle residue speranze alimentate da un indomito Walter Sabatini. Il Dg granata ieri stoicamente presente a bordo campo durante la rifinitura a porte aperte alla quale hanno partecipato quattromila tifosi in festa, ha confezionato l’ennesimo capolavoro, mettendo nelle mani di Inzaghi un altro pezzo da novanta come Kostas Manolas, decimo rinforzo della campagna trasferimenti invernale della società granata nella quale, anche questo va sottolineato, il presidente Danilo Iervolino ha riaffermato con i fatti e mettendo mano alla tasca la propria ferma volontà di salvare la categoria e di restare in sella all’Ippocampo. Ora toccherà al tecnico Filippo Inzaghi dimostrare di essere sintonizzato sulla stessa lunghezza d’onda. Finora la mano del tecnico si è vista solo ad intermittenza, cosa che ha influenzato il comportamento in campo della squadra, a volte concentrata e cattiva, ma molto più spesso svagata, frenetica e sciagurata. Da questa sera in poi non saranno più tollerati errori, bisognerà puntare dritti all’obiettivo e questo passerà inevitabilmente da un ruolino di marcia quasi immacolato. In campo però ci andranno i calciatori e se qualcuno ha risposto presente c’è chi, come Boulaye Dia, deve ancora farlo. Il senegalese sarà titolare ma stavolta, oltre ai gol, tutti si aspettano da lui un atteggiamento diametralmente opposto a quello tenuto fino al match contro il Milan durante il quale si è infortunato. E’ il momento che tutti, insomma, dimostrino con i fatti -e con i punti – che la missione 5% non è soltanto una utopia da inseguire, per dirla alla Sabatini, ma un obiettivo concreto, tangibile, realizzabile.