di Enzo Sica
SALERNO -Nel momento in cui sta per arrivare (o è già arrivata) la matematica certezza della retrocessione in serie B con quattro giornate di anticipo sulla fine del campionato per la Salernitana crescono i rimpianti per una stagione sprecata dall’inizio ma solo se ci fossero stati, a monte, accorgimenti tali dagli addetti ai lavori per rinforzare una squadra che aveva solo bisogno di pochi innesti dopo la bella salvezza dello scorso anno. Insomma questa trasferta di Frosinone, stasera, fischio d’inizio ore 20,45 diventa una gara importante solo per i padroni di casa che al terzultimo posto in classifica stanno cercando di evitare anche loro di cadere nel vortice della retrocessione. E stasera allo stadio Stirpe di Frosinone, con il settore ospite vuoto (non è stata concessa l’autorizzazione ai tifosi granata ad essere presenti in ciociaria per motivi di ordine pubblico) l’agonia della Salernitana continuerà, sola ed abbandonata da tutti anche da chi, partecipando di persona alle ultime trasferte, aveva in un certo qual modo immaginato (forse creduto…) che la barca, in un mare agitatissimo, potesse in un certo qual modo trovare a rimettersi in rotta di galleggiamento. Solo segnali sterili, purtroppo, anche perchè, cambiando ben quattro allenatori in una stagione come ha fatto la Salernitana, la squadra non è stato in grado di ritrovare la strada maestra. Per carità, si può retrocedere ma quando lo si fa come la Salernitana in questa stagione allora la rabbia aumenta in maniera esponenziale. Lo si è visto anche nell’ultima partita interna contro la Fiorentina con quella approssimazione non gradita dai tifosi di fede granata, con pochissimi tiri in porta che, comunque sono stati i segnali di una resa che affondano, evidentemente, le radici molto ma molto lontano. Stendiamo, come si dice in gergo, un velo pietoso su tutto e cerchiamo in queste ultime cinque giornate della massima serie, prima di dare l’arrivederci alla serie A, di migliorare una classifica che è tra le peggiori d’Europa con soli 15 punti in 33 partite, con ben 22 sconfitte, solo due vittorie ma nel 2023 con prestazioni diverse.
Insomma questi numeri da brividi elencati la dicono lunga su come si debba, subito, cambiare pagina, registro, programmare il futuro. Già, programmazione, una parola che finora non si è mai sentita anche perchè non filtra nulla dalla maglie di una società abbottonata, con un presidente come Danilo Iervolino che, forse, è rimasto anche lui deluso, amareggiato, scottato da come si sia evoluta (negativamente) questa terza permanenza consecutiva nella massima serie dopo che questi eccezionali tifosi di fede granata avevano pensato che la scia potesse, in un certo qual modo, continuare, negli anni e non fermarsi mai. Invece…Invece si stanno raccogliendo i cocci sperando che nei prossimi mesi, che saranno decisivi anche per allestire una buona squadra di serie B si possa davvero resettare tutto e sperare in un futuro diverso. Stasera, però, si torna in campo e si gioca in questo anticipo della 34esima giornata in uno stadio come quello di Frosinone che ribolle di tifo solo dei ciociari che puntano molto su questa partita, da molti ritenuta, come la gara della vita e della sopravvivenza per loro. La Salernitana per la prima volta in questa stagione (sarebbe stato davvero inutile, crediamo) non farà nessun ritiro pre gara. Ma d’altro canto la serie A va salutata dignitosamente anche perchè sarà la prima sfida in serie A tra le due squadre nella massima serie confrontatesi sempre in serie B. Altrimenti….altrimenti sarà retrocessione matematica.