CAGLIARI – Quei due gol in due minuti, approfittando dell’inevitabile relax sul 3-0 del Cagliari, è stata soltanto l’ennesima illusione di una stagione che volge al termine nel peggiore dei modi. C’è stata finora sempre un’altra ipotetica ultima spiaggia, ancora un altro appiglio. Magari potrà esserlo la partita contro il Lecce, in programma sabato prossimo all’Arechi. Onestamente, però, questa Salernitana che torna a mani vuote da Cagliari sembra ormai aver poche energie, fisiche e mentali per poter sperare in un’impresa. A Cagliari, la squadra di Liverani è scesa in campo a tratti già rassegnata, senza quel furore necessario per vincere uno scontro diretto, senza quella voglia di provare a riaprire un discorso e di provare a rendere almeno avvincente questo finale di stagione che invece è destinato sempre più a trasformarsi in uno stillicidio. Lo ha fatto per qualche minuto solo dopo i gol di Kastanos e Maggiore fino all’errore di uno stanco Fazio che ha regalato il 4-2 alla squadra di Ranieri. A lungo, soprattutto nel primo tempo quando si è deciso il match, in campo c’è stata una squadra con poca voglia di lottare, altro che furibonda bersagliera. Basti, ad esempio, dare uno sguardo alla statistica dei falli del primo tempo: nove quelli commessi dai sardi, due quelli fischiati contro i granata. Una Salernitana che non è così scarsa, sulla carta, come dice la classifica. Ma la classifica si spiega con tutti gli errori commessi dallo scorso luglio. Le responsabilità sono della società innanzitutto che ha sbagliato a consentire tante cose nei mesi passati, a non intervenire prima ma soprattutto ha fallito nelle strategie e nelle scelte. L’ultima quella di Liverani, scelto da Sabatini, è suonata come la sentenza definitiva. Il tecnico a Cagliari ha riproposto lo schieramento tattico di Udine con Fazio in difesa e Kastanos a centrocampo. Sulla panchina del Cagliari, Ranieri ha impiegato poco per capire le magagne tattiche dei granata e ha consigliato ai suoi: uno, due e palla lunga. Così i sardi hanno sbloccato il risultato con Lapadula che si è involato facendosi beffe di Ochoa e Manolas per poi sbloccare il risultato. Dopo un tiro di Tchaouna al 31’ respinto da Scuffet, il Cagliari ha trovato con azione simile il 2-0 con Gaetano, però annullato per fuorigioco, a differenza del centro di Lapadula convalidato dopo il Var. Il raddoppio è arrivato però dopo pochi minuti da un’azione d’angolo a favore della Salernitana, colpita da una ripartenza mortifera del Cagliari orchestrata da Nandez e chiusa da Gaetano alle spalle di Ochoa, dopo aver saltato come un birillo l’ex compagno ai tempi del Napoli, Zanoli. Il Cagliari, approfittando di una palla persa e di un Ochoa in giornata no, a inizio ripresa ha trovato anche il tris con Shomurodov, inserito a inizio ripresa, al 51’. Poi i due gol dell’illusione, l’inutile girandola di cambi, il 4-2 sardo e la Serie A che si allontana sempre di più.
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