di Marco De Martino
SALERNO. Niente tabelle, ma soprattutto niente chiacchiere: conta soltanto vincere partita dopo partita. Su questo, Angelo Adamo Gregucci ha pienamente ragione. La Salernitana ormai non può più permettersi di fallire, soprattutto all’Arechi. In quest’ottica va inquadrata la sfida contro l’Ascoli, formazione dalla cui costola è nata la nuova compagine granata lo scorso gennaio. Da Fabiani a Scarpellino, da Pestrin a Scalise, da Bianchi al team manager Petritola, in tanti un mese fa hanno svestito la casacca bianconera per indossare quella della Salernitana. Un esodo che finora ha rivitalizzato la squadra granata e che ha indebolito sensibilmente quella marchigiana. L’Ascoli sta però vivendo un periodo di rinnovato entusiasmo, soprattutto ambientale, dopo l’avvento del magnate della farmaceutica Francesco Bellini, che ha acquistato all’asta il glorioso team che fu del mitico Costantino Rozzi. Dal punto di vista dei risultati ottenuti sul campo da una squadra imbottita di ragazzini e che ha come punto di forza il greco Topouzis, altro ex che a Salerno non ha lasciato il segno, l’Ascoli non può far paura ad una Salernitana che, come detto, non può permettersi più il lusso di perdere punti per strada. Per allungare il trend positivo, fatto di due vittorie (compresa quella ottenuta in settimana in Coppa Italia ai danni del Grosseto) ed un pareggio, da quando si è (ri)accomodato sullo scranno granata, Angelo Gregucci è deciso a confermare lo stesso undici visto all’opera in campionato. Col rientro al centro della difesa di Tuia accanto a Bianchi, ristabilitosi dopo l’infortunio, e la conferma degli altri due ex di turno Scalise e Pasqualini, il tecnico confermerà il pacchetto arretrato. Stesso discorso a centrocampo, con Montervino che dovrebbe essere della partita e dovrebbe essere preferito a Perpetuini per il ruolo di mediano accanto a Pestrin. Sulla linea dei rifinitori Gustavo, Foggia e Mancini non sembrano essere in discussione, anche se Gregucci sta pensando anche ad una mossa a sorpresa: quella dell’inserimento di Fofana al posto di uno dei tre per dare più peso e spessore all’attacco. Posto assicurato per Mendicino, che guiderà ancora una volta il pacchetto offensivo. Ancora out per infortunio Ginestra, mentre scalpiterà ancora una volta in panchina Mounard. Ad assistere all’incontro potrebbero esserci anche Lotito e Mezzaroma. I due patron da tempo non seguono un match in compagnia, specialmente all’Arechi. Uno stadio che tornerà finalmente a gremirsi e che rivedrà la presenza degli ultras. La curva sud ha messo da parte l’ascia di guerra e tornerà a sostenere la squadra. La protesta, specialmente nei confronti della tessera del tifoso, delle diffide e del divieto di trasferta, permane. Sono già pronti tanti striscioni a testimoniare il loro malcontento.
Stadio Arechi, calcio d’inizio ore 14,30
SALERNITANA (4-2-3-1): Gori, Scalise, Tuia, Bianchi, Pasqualini; Montervino, Pestrin; Gustavo, Mancini, Foggia; Mendicino. A disp.: Berardi, Sembroni, Piva, Perpetuini, Ampuero, Mounard, Fofana. All.: Gregucci
ASCOLI (3-4-1-2): Russo, Di Gennaro, Scognamillo, Magliocchetti; Iotti, Carpani, Greco, Giacomini; Colomba; Topouzis, Tripoli. A disp.: Pazzagli, Oddi, Schiavino, Capece, Grilli, Minnozzi, De Iulis. All.: Vallesi
Arbitro: Caso di Verona (Abruzzese/Favia)