di Marco De Martino
SALERNO. Il mercato, almeno per i prossimi cinque mesi, ormai è alle spalle. Il Lecce pure. Per Maikol Negro (nella foto) nel giro di una settimana, cominciata con lo splendido gol realizzato con il Lamezia e che si concluderà domenica con la sfida contro l’Ischia, è cambiato tutto. E niente. E’ passato dall’essere un ex della Salernitana all’essere riconfermato da Lotito in persona, fino ad essere quasi certamente titolare nel prossimo impegno di campionato. Si apre così un nuovo capitolo della storia che lega il calvo attaccante pugliese alla Salernitana. Ritroverà dopo diverso tempo una maglia da titolare, pronto a dimostrare con i fatti la sua voglia di essere protagonista. Quella che lo stava portando lontano dall’Arechi e vicino casa sua. Ed invece, dopo un lungo tira e molla, Negro è rimasto in granata. Dopo aver ricevuto gli attestati di stima di Lotito, del compagno di reparto Calil (che nelle frenetiche ore finali del mercato gli aveva chiesto, attraverso il proprio profilo facebook, di restare a Salerno) e dei tifosi, che l’hanno atteso sotto casa per mostrargli il proprio affetto e convincerlo a rimanere, Negro proverà ad essere ed a rendere protagonista la Salernitana a suon di gol ed assist. Menichini lo schiererà largo a sinistra, in quello che potrebbe essere un tridente, completato da Calil al centro e Nalini a destra, o addirittura una linea a quattro, se dovesse esserci anche l’innesto di Mendicino. Un dilemma, quello del modulo da impiegare contro l’Ischia, che sta agitando le notti di Menichini. Perché se il 4-3-3 può dare garanzie di equilibrio ma potrebbe togliere alternative a centrocampo, il 4-2-4 sembra uno spartito troppo squilibrato, soprattutto se di fronte la Salernitana dovesse ritrovarsi una compagine atleticamente più preparata. E’ stato già pagato dazio con il Lamezia, e stavolta Menichini vuole andarci coi piedi di piombo. In vantaggio sembra esserci il 4-3-3 che però potrebbe presupporre l’utilizzo contemporaneo di tutti e tre i centrocampisti a disposizione, Moro, Pestrin e Favasuli, con la conseguente assenza di validi ricambi in panchina. In alternativa c’è, come detto, il 4-2-4. In tal caso ad uscire sarebbe presumibilmente Favasuli a vantaggio di Mendicino. Non è da escludere però che il tecnico possa optare per una via di mezzo, scegliendo il 4-2-3-1, con Moro e Pestrin a centrocampo, e con Perrulli (o Gabionetta), Negro e Nalini alle spalle di Calil. In ultima analisi, ma da non scartare a priori, anche l’ipotesi di un ritorno al 3-4-3, con Lanzaro, Trevisan ed uno tra Tuia e Bocchetti in difesa, con Colombo e Franco avanzati accanto a Moro e Pestrin, e con il tridente composto da Negro, Calil e Nalini. Insomma, tante possibilità a disposizione di Menichini, che ieri ha testato al campo Volpe, diverse soluzioni durante la partita in famiglia contro la formazione Berretti. Naturalmente erano assenti Bovo e Pezzella, alle prese con i rispettivi acciacchi fisici e che hanno svolto un lavoro atletico differenziato. Fuori anche Bianchi, che non può ancora vedere campo e pallone e che si è sottoposto soltanto ad una seduta fisioterapica. Nel pomeriggio, alle ore 14:30 sempre al campo Volpe, la Salernitana svolgerà un’altra seduta di allenamento prima della rifinitura fissata per domani mattina. Ultime due occasioni, quindi, a disposizione di Menichini per decidere la migliore formazione e di conseguenza il modulo più adatto per affrontare e battere l’Ischia domenica pomeriggio all’Arechi.