Alla vigilia della sfida contro lo Spezia, il tecnico della Salernitana, Pasquale Marino, è intervenuto in conferenza stampa lanciando un messaggio chiaro alla squadra: “Serve personalità e identità. Che si giochi in casa o in trasferta, dobbiamo imporre il nostro calcio. Difendersi soltanto contro squadre forti non basta, bisogna costringerle a giocare entrambe le fasi”.
Una mentalità offensiva e ambiziosa, quella auspicata dall’allenatore granata, che guarda al presente senza fare troppi calcoli: “Pensiamo partita per partita, non possiamo gestire le scelte pensando al prossimo match con il Mantova. Ci sono diversi diffidati ma chi è disponibile e merita, scenderà in campo. Voglio tutti coinvolti fino alla fine del campionato”.
Occhio ai piazzati e nessuna anticipazione sulla formazione
Marino ha mostrato grande attenzione all’organizzazione tattica degli avversari: “Lo Spezia ha grande fisicità e sfrutta bene le palle inattive, per questo servirà il massimo della concentrazione in quelle situazioni. Quanto alla formazione, la comunicherò prima ai ragazzi. Stanno tutti bene, domani scioglierò le ultime riserve”.
Il ritorno a La Spezia: “Esperienza positiva, ma scelsi di andare via”
Impossibile non fare un salto nel passato. Marino ha infatti guidato lo Spezia in una stagione che culminò con l’accesso ai playoff: “Fummo riconfermati, ma per motivi personali scelsi di lasciare. Valorizzammo molti giocatori, alcuni dei quali provenivano dalla Serie C e poi si affermarono ad alti livelli. È stata un’esperienza positiva”.
Fiducia in Cerri e gruppo compatto
Il tecnico ha infine speso parole incoraggianti per Alberto Cerri, ancora a secco in questo finale di stagione: “Non è preoccupato, lavora per la squadra e crea spazi. Ha avuto occasioni ma i portieri avversari sono stati bravi. L’importante è che la squadra vinca. Il clima è positivo, queste vittorie ci hanno dato entusiasmo e unione”.





