di Marco De Martino
SALERNO – Nove acquisti, di cui sei nelle ultime 48 ore di contrattazioni, sei partenze ed un organico che finalmente presenta soluzioni in ogni zona del campo: la rivoluzione di gennaio della Salernitana, firmata Walter Sabatini, è culminata ieri nell’ultimo scoppiettante giorno di operazioni di mercato. Una giornata lunghissima, intensa e frenetica che ha portato alla corte di Filippo Inzaghi altri quattro calciatori: il difensore centrale Marco Pellegrino, che già in mattinata era a Salerno e si è allenato con il gruppo, i centrocampisti offensivi Iron Gomis e Emanuel Vignato, prelevati in prestito con diritto di riscatto rispettivamente dal Kasimpasa (Super Lig turca) e dal Pisa, e, proprio sul gong, l’attaccante classe ‘96 Shon Weissman, in prestito secco dal Granada. A loro vanno aggiunti Jerome Boateng e Pasalidis, approdati già mercoledì scorso in granata, ed i primi arrivati, ovvero Pierozzi, Zanoli e Basic. Ceduti, invece, Lovato, Daniliuc, Botheim, Cabral, Bohinen e Mazzocchi. Insomma, una rivoluzione in piena regola per tentare il secondo miracolo salvezza.
LA GIORNATA Come detto, le ultime 24 ore di mercato invernale per la Salernitana si sono aperte con l’annuncio dell’ingaggio dal Milan del jolly difensivo Pellegrino. Dopo l’ok della Fifa arrivato nella tarda serata di mercoledì, la società granata ha chiuso il prestito facendo arrivare subito l’argentino in città per metterlo a disposizione di Inzaghi. Probabile, visti i tanti infortuni e le condizioni non ottimali di Boateng, il suo impiego dal 1’ contro il Torino. Nella tarda mattinata Sabatini ha poi messo sotto contratto due trequartisti in grado di fungere anche da esterni d’attacco. Il primo è stato Emanuel Vignato, pupillo del DG granata dai tempi del Bologna. Talento cristallino ma molto discontinuo, il classe 2000 potrebbe rappresentare un autentico colpo se finalmente riuscisse a rendere secondo le sue qualità. Sarà l’alter ego di Candreva, Kastanos e Tchaouna, così come il francese, classe 1999, Gomis. Titolare nel Kasimpasa con cui, in A turca, ha firmato in stagione 4 assist ed una rete, è un elemento di grande forza fisica ma anche dalle ottime qualità tecniche. Sistemati i reparti di difesa e centrocampo (anche se, dopo Makengo, è sfumato anche il mediano irlandese Browne), la Salernitana ha concentrato tutti i propri sforzi sull’attacco. Dopo aver discusso a lungo di Shomourodov con la Roma senza trovare un accordo, l’entourage granata, dopo aver scartato Rebic ed aver ricevuto l’ennesimo secco no da Nzola, ci ha provato nuovamente per Mario Balotelli ma l’Adana non ha voluto liberarlo a zero. E così Sabatini si è affidato alla sua grande conoscenza del calcio europeo, andando a pescare in Liga quello che è un bomber dimenticato troppo presto. Si tratta di Shon Weissman, di proprietà del Granada con cui in stagione ha giocato pochissimo sia per l’esplosione dell’ucraino Dovbyk ma anche per motivi caratteriali. Due stagioni or sono però l’israeliano classe 1996 ha realizzato qualcosa come 20 reti nella Liga con la casacca del Valladolid. Forte fisicamente ma anche molto rapido nel breve, Weissman arriva a Salerno in extremis grazie alla corsa contro il tempo dei dirigenti granata i quali hanno depositato il suo contratto proprio sul gong. Insomma, adesso la missione 5% può e deve cominciare.