Salernitana, inizia oggi l’era Paulo Sousa 2.0 - Le Cronache
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Salernitana, inizia oggi l’era Paulo Sousa 2.0

Salernitana, inizia oggi l’era Paulo Sousa 2.0

di Marco De Martino

SALERNO – Inizia oggi l’era Paulo Sousa 2.0 (nella foto di Gambardella). L’allenatore portoghese nelle prossime ore rientrerà a Salerno per ricominciare ufficialmente la stagione al timone della Salernitana. Dopo le polemiche seguite al suo incontro con Aurelio De Laurentiis per partecipare al casting per la panchina del Napoli, poi andata a Rudy Garcia, c’è grande attesa per conoscere qual sia lo stato d’animo del portoghese ma anche quello della piazza, sentitasi tradita dal suo flirt con il Napoli. Paulo Sousa dovrebbe incontrare sia il presidente Danilo Iervolino che il direttore sportivo Morgan De Sanctis per fare il punto della situazione in chiave mercato ma anche per farsi aggiornare circa il processo di adeguamento delle strutture sportive ma anche delle risorse manageriali che verranno messe a sua disposizione. Con il trainer lusitano dovrebbero arrivare in città anche i primi calciatori i quali, a partire da domani, inizieranno le rituali visite mediche presso il centro polidiagnostico Check Up. In questi giorni che precederanno la partenza per il ritiro di Rivisondoli, prevista per il prossimo 10 luglio, il gruppo granata sosterrà qualche seduta di allenamento, ovviamente molto blanda, presso il Mary Rosy. Per ora l’organico dovrebbe essere composto da una trentina di unità, ma probabilmente qualche elemento fuori dal progetto tecnico, come da esempio Simy, verrà lasciato a Salerno con un preparatore per allenarsi in attesa di trovare una sistemazione sul mercato. Dopo i primi movimenti in entrata ed in uscita, passiamo in rassegna la rosa attualmente a disposizione di Paulo Sousa.
PORTIERI Memo Ochoa ha rinnovato, Sepe non vuole saperne di accettare il Lecce (almeno per il momento) e Fiorillo è stato confermato. Il parco portieri dunque è al completo, ma se dovesse partire il napoletano potrebbe arrivare un giovane di talento a fare da secondo al messicano.
DIFENSORI Nonostante la partenza di Troost-Ekong, la batteria di centrali è assolutamente al completo vista la presenza di Daniliuc, Gyomber, Pirola, Lovato, Bronn e del redivivo Fazio, ma anche dei rientranti Mantovani e Motoc. La Salernitana sta comunque trattando degli under, come Hjelde del Leeds, per integrare l’organico. Sugli esterni ci sono sempre Mazzocchi, Sambia e Bradaric ma anche, all’occorrenza, Kastanos. De Sanctis sta cercando sul mercato un laterale mancino che possa dare il cambio a Bradaric. Se partissero Mazzocchi, corteggiato da Torino, Milan, Juve ed Udinese, e Sambia, che ha mercato in Francia, si tornerebbe sul mercato per trovare le alternative.
CENTROCAMPISTI Perso Vilhena, rientrato all’Espanyol per fine prestito, la Salernitana è comunque coperta in mezzo al campo dalla presenza di Lassana Coulibaly, Bohinen, Maggiore e del rientrante Mamadou Coulibaly. Ovviamente quest’ultimo partirà, con la Salernitana che sta dragando il mercato per trovare un giovane di assoluta qualità da innestare nella zona nevralgica. Lo juventino Miretti è la prima scelta, ma le ipotesi e le voci in queste ore si sprecano e la sensazione è che a breve potrebbero esserci importanti novità per rinforzare il reparto come richiesto da Sousa.
ATTACCANTI E’ il reparto messo numericamente peggio. Piatek non è stato riscattato, Bonazzoli e Valencia sono in partenza mentre Dia, nonostante il fresco riscatto, è corteggiatissimo ed ha una clausola di 25 milioni di euro che pende come una spada di Damocle sulla testa della società granata la quale, per evitare la sua partenza, non potrà far nulla almeno fino al 20 luglio, giorno di scadenza della clausola. C’è Botheim il quale, dopo un discreto Europeo U21, dovrebbe aver strappato la riconferma. Ci sarebbero anche Orlando, Kristoffersen e Simy, ma non rientrano nei piani della Salernitana e rimarranno ai margini fino a quando non verrà trovata una soluzione per loro. De Sanctis è al lavoro su più fronti per ricostruire il reparto: da Nzola e Dobvyk, da Maupay a Vipotnik, da Diallo a Moffi, i nomi sul taccuino del direttore sportivo granata sono tantissimi ma, almeno per il momento, non c’è nulla di concreto per nessuno di loro. Se ne riparlerà, probabilmente, a ritiro iniziato.