118, Ruberto (FI): "Asl dia risposte" - Le Cronache
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118, Ruberto (FI): “Asl dia risposte”

118, Ruberto (FI): “Asl dia risposte”

Cadono a fagiolo le parole di Giuseppe Ruberto, co-coordinatore provinciale di Forza Italia. La sicurezza sulle strade è data anche dal servizio di emergenza e di pronto soccorso diventato ormai una chimera per l’intero comprensorio, a cominciare dall’ospedale di Agropoli, dalla sospensione dell’attività dell’ambulanza rianimativa e tanto altro ancora. 

“Sempre più compromesso il servizio di emergenza 118 per i territori a Sud della Provincia di Salerno – dice – ora basta, a tutto c’è un limite. Per l’Azienda Sanitaria Locale di Salerno, il problema della mancanza di personale medico a bordo dei mezzi di soccorso si risolve trasferendo medici da un territorio all’altro. E così i medici che mancavano per le ambulanze del presidio di Capaccio Paestum sono stati trovati togliendoli dal presidio di Bellosguardo. Una scelta del tutto incomprensibile che conferma la decisione del governo della Regione Campania di abrogare il diritto alla salute dei cittadini delle aree interne, Alburni Calore, della Provincia di Salerno”. 

“Non si comprende, davvero, la ragione che ha portato i vertici dell’Asl di Salerno ad assumere questa decisione contro la quale ritengo opportuno, insieme agli altri amministratori locali del comprensorio, proporre un ricorso in tutte le sedi giudiziarie per assicurare il diritto alla salute a tutti i cittadini – prosegue Ruberto che è anche consigliere provinciale – è necessaria, nell’immediato, la convocazione di un incontro urgente con il Direttore generale dell’Asl di Salerno per dare forza alle ragioni del territorio coinvolto, e sottolineare che tutti i comuni serviti dal Saut di Bellosguardo sono già particolarmente distanti dal primo presidio ospedaliero e che, pertanto, la presenza sul territorio di medici dell’emergenza è di vitale importanza. Tale riorganizzazione così come immaginata non garantirà un’adeguata assistenza, considerato l’ampio territorio interessato – conclude – sempre meno attenzione per le Comunità delle aree interne, messe già a dura prova per mancanza di servizi e tutele”.