di Enzo Sica
SALERNO – Presenza si o no sugli spalti se si dovesse disputare il playout per evitare la serie C tra Salernitana e Sampdoria? Rabbia non smaltita ancora per la tifoseria granata che ha fatto ricomparire in città, all’Arechi, al Vestuti, nel parco Pinocchio e in altri punti strategici della città striscioni contro la Lega di serie B e la Figc dopo il rinvio della gara-spareggio contro il Frosinone già programmata per lo scorso mese di maggio. Poi gli otto punti di penalizzazione inflitti al Brescia per irregolarità amministrative da scontare quattro in questa stagione e altrettanti nella prossima, rondinelle, quindi, condannate alla serie C come terzultima squadra in graduatoria, ripescaggio al quartultimo posto della Sampdoria che dunque si dovrebbe battere con la squadra granata per la salvezza e Frosinone salvo.
E’ chiaro che questo guazzabuglio non poteva soddisfare i tifosi di fede granata, vessati ancora una volta da decisioni del palazzo: che definire strane: appaiono davvero come un eufemismo. Dunque rabbia davvero tanta, con minaccia di diserzione nelle due gare che si dovrebbero disputare proprio in questo mese appena iniziato: sia in quella di Genova che nel ritorno all’Arechi di Salerno, il tutto racchiuso tra il 15 e il 20. Dunque tempi davvero molto ristretti che la dicono lunga su come ci si debba o ci si voglia regolare.
Il Club Mai sola che fa capo ad Antonio Carmando è deciso: “C’è rabbia in tutto quanto sta accadendo intorno alla nostra Salernitana ma il discorso di noi tifosi penso debba essere univoco, unitario: bisogna essere presenti allo stadio per sostenere la nostra squadra in entrambe le gare, se si disputeranno, per la salvezza”.
Non la pensa allo stesso modo il senatore Andrea De Simone proprio su quanto ventilato dalla tifoseria granata più calda: “Quella dei ragazzi della curva sud è la strategia più giusta di fronte ad un grande imbroglio, una truffa ai danni dello sport più bello del mondo da parte di istituzioni che dovrebbero garantire il rispetto delle regole. Il campo aveva deciso il playout tra Salernitana e Frosinone e noi eravamo pronti a giocare. C’era una posizione irregolare delle rondinelle ed una sentenza di condanna con punti di penalizzazione? Bene. Sarebbe stata riprescata la perdente e si sarebbe chiusa la vicenda. E’ apparso evidente a tutti che il risultato dell’ultima gara di campionato a Castellammare abbia costretto i signori del calcio a cambiare la posizione più giusta ed organizzare un papocchio degno di una repubblica delle banane. Meglio se tutte le componenti vicino alla Salernitana avessero assunto una posizione ferma e decisa come quella dei ragazzi che espongono striscioni in città e non fanno mai mancare il loro sostegno dentro e fuori le mura amiche. Dunque come la vedo io nessun’altra partita. fine della stagione, programmazione per il nuovo campionato di serie B. Questi gli obiettivi da perseguire senza cedimenti di fronte a decisioni ingiuste ed illegittime di Lega B e Figc che costringeranno i club a trascorrere settimane nelle aule di giustizia. Ribadisco dunque di dar vita ad un campionato a 22 squadre. Poi se si giocherà questa partita di appendice dovrà essere una decisone da prendere in piena autonomia. Un errore prendere in considerazione un match con una compagine che, secondo quando leggiamo, ha problemi serie di bilancio. Aggiungo anche che si conferma un giudizio negativo dell’autorevolezza e della rispettabilità del management granata.
Il produttore Tv Angelo Ferraro dice: “Un limbo sportivo inaccettabile costruito ad arte dalla Federazione con l’avallo della Lega e del ministero dello sport per salvare la Sampdoria. In spregio a qualsiasi etica morale e sportiva, in barba alle normative che vengono applicate e interpretate secondo interessi. Insomma si sta cercando di salvaguardare una società che in caso di retrocessione perderebbe tanto. Di calcio c’è poco o nulla. In assenza di certezze sui play out, che non sono certo si giocheranno, la società granata sembra si stia muovendo bene per tutelare i sacrosanti diritti anche nel rispetto della straordinaria passione di una piazza che merita maggiore considerazione. Vedo che c’è unità di intenti da parte dei politici locali e naturalmente della tifoseria. Il tutto è positivo, la serie B è un patrimonio che Salerno non può disperdere. Rimango fiducioso perchè finirà all’italiana: serie B a 22 squadre”
Dunque sulla stessa lunghezza d’onda di De Simone anche il Ferraro pensiero dal quale non si discosta molto neppure Andrea Criscuolo, collega giornalista avvocato, addetto stampa del Salerno club 2010: “Dopo la sentenza del Tfn con la penalizzazione del Brescia l’unica considerazione vera e sensata da fare era questa: La Salernitana dopo aver regolarmente giocato i playout sarebbe stata salva in ogni caso. Ciò che sta vergognosamente accadendo da 15 giorni conferma che ormai viviamo in uno stato dove le leggi e i regolamenti impunemente e arbitrariamente disattesi, violati solo per meri interessi personali. La cosa più grave è che chi li viola è proprio colui che dovrebbe farli rispettare e che continua a restare incollato alla poltrona da anni. Sono nauseato, lo dico da avvocato, giornalista, tifoso. Giocare contro la già retrocessa Sampdoria sarebbe la pagina più nera del calcio. Spero che il palazzo si renda conto di cosa significherebbe giocare un eventuale ritorno della doppia sfida nella pur civilissima Salerno per l’ordine pubblico anche con questa diserzione sugli spalti che i tifosi di fede granata hanno annunciato da giorni. Come si dice in questi casi: chi vivrà, vedrà. Aspettiamo “
Rabbia frammista a delusione anche nelle parole di Peppe Mendozzi, socio del Salerno club 2010, amministratore dell’hotel Bristol a Marina di Vietri sul Mare: “Penso che alla fine ci saranno i play out ma vorrei rimarcare la porcheria combinata finora dalle istituzioni calcistiche. Anche un bambino capirebbe questo semplice ragionamento: se una società viene penalizzata e retrocessa per un illecito, automaticamente si salva la quartultima (cioè la nostra Salernitana) senza alcuna necessità di disputare lo spareggio-salvezza per concedere, poi, una chances ad una società già retrocessa. Troppo facile, vero? Invece no. Si sono letteralmente inventati tutto questo nuovo e al momento inutile playout”.





