Salernitana, ennesima sconfitta che sa di addio alla serie A - Le Cronache
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Salernitana, ennesima sconfitta che sa di addio alla serie A

Salernitana, ennesima sconfitta che sa di addio alla serie A

di Marco De Martino

SALERNO – Dopo i primi minuti di Salernitana-Lecce qualcuno, forte dell’esperienza di una stagione a dir poco maledetta, aveva già intuito l’andazzo del match: «Vedrai che al primo tiro in porta il Lecce passerà». Quasi tutto vero. Perchè i salentini passano al primo tentativo ma la prima conclusione verso la porta di Costil (poi rimasto inoperoso per tutto l’incontro) arriva da un calciatore granata. Norbert Gyomber, schierato terzino destro da un Fabio Liverani ormai completamente in tilt, con uno sciagurato anticipo fa secco il francese siglando l’autogol che poi risulterà determinante. Tre punti vitali per il Lecce, che senza far nulla porta a casa l’intera posta in palio ed una grossa fetta di salvezza, zero punti per la Salernitana che si avvicina a grandi passi alla serie B. Probabilmente Liverani è al capolinea ma questo ennesimo ribaltone tecnico servirà a poco. Bisognerà subito gettare le basi per programmare la prossima stagione in cadetteria, prendendo coscienza degli errori commessi per evitare un’altra figuraccia. La gara di ieri ha poca storia. Salernitana in controllo sterile del match, tanto palleggio in orizzontale, quasi nullo in verticale. Quando i granata riescono ad imbucare in area giallorossa, ci pensa il colosso Falcone a dire di no ai tentativi di rimonta. Ci provano Tchaouna, Maggiore, Pirola, sbattendo sempre contro il portierone salentino. La ripresa è un pianto greco. A Gotti, all’esordio sulla panchina del Lecce, basta inserire un terzino in più, Dorgu, al posto di un trequartista, Oudin, per blindare il successo inibendo i flebili tentativi della Salernitana affidati al pachidermico Simy. Negli ultimi 15’ Liverani si gioca le carte Gomis, Vignato e Zanoli ma è un tentativo vano che non fa altro che allungare l’agonia della Salernitana. La notte è ormai fonda per i granata, con il Lecce che incarta, ringrazia e porta a casa il massimo risultato con il minimo sforzo. Fischi ed il classico «Andate a lavorare» da parte degli ultras granata ai calciatori ma non a Danilo Iervolino. Indifferenza totale nei confronti del presidente granata, che in settimana aveva lanciato appelli per ricevere un appoggio da parte della tifoseria. Sarebbe stato meglio essere contestato ed invece gli ultras hanno dimostrato ancora una volta la loro grande maturità ignorando totalmente il patron granata. Ora ci sarà l’ennesimo ribaltone che coinvolgerà, quasi certamente, anche Walter Sabatini. Il meno colpevole, quest’ultimo, di questo naufragio. Ora non resta che stringere i denti, turarsi il naso e sperare, in questi ultimi due mesi, che questo stillicidio passi il prima possibile.