Salernitana e Paganese si giocano il loro futuro - Le Cronache
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Salernitana e Paganese si giocano il loro futuro

Salernitana e Paganese si giocano il loro futuro

Sarà anche un derby in tono minore, ma Salernitana-Paganese è una gara in cui le due compagini si giocano una grossa fetta del proprio futuro. Il campionato finora è stato deludente ed al di sotto delle aspettative per entrambe ma una vittoria oggi, in vista dell’imminente riapertura della finestra di mercato, potrebbe alimentare speranze di rimonta. Paradossalmente gli azzurrostellati, pronti ad una vera e propria rivoluzione a gennaio, sperano nel repulisti granata per accaparrarsi alcuni degli elementi che Lotito deciderà di mandare via. A rischiare più di tutti oggi è proprio la Salernitana che è obbligata a vincere. Dopo essersi riportata nelle zone alte della graduatoria non più tardi di tre settimane fa dopo il pareggio di Pisa, gli uomini di Perrone sono inciampati per ben due volte proprio nelle sfide, con Prato e Perugia, che erano state indicate come gli esami di maturità per ambire alla vetta della graduatoria. L’obiettivo che il tecnico aveva fissato al suo arrivo, ovvero raggiungere quota 30 punti alla fine del girone d’andata, è distante ben dieci lunghezze, accorciabili a sette in caso di risultato pieno oggi all’Arechi. Perrone però si trova a far fronte con una vera e propria emergenza. Appena diciotto gli uomini convocati dopo le defezioni dell’ultima ora di Foggia e Volpe a cui vanno aggiunti gli squalificati Luciani, Tuia e Montervino. Contro la Paganese il trainer romano non ha molte opzioni. Scelte obbligate dunque, con la difesa che potrà contare nuovamente su Molinari e Siniscalchi al centro che però non sono al meglio. Sugli esterni spazio a Chirieletti a destra ed a Piva a sinistra. Il terzetto di centrocampo sarà formato dai tre ex laziali Capua, Perpetuini e Mancini, mentre in attacco Guazzo rientrerà accanto a Ginestra. L’unico dubbio è rappresentato dalla maglia numero dieci. Mounard o Ricci? Il ballottaggio è di quelli che ti tengono svegli la notte. Il francese, che -diciamoci la verità- non rientra nelle grazie (tattiche, s’intende…) di Perrone, sta attraversando un ottimo periodo di forma e sembrerebbe favorito. Ricci, che è partito sempre titolare ultimamente e che puntualmente ha deluso, è molto apprezzato da Perrone e potrebbe scalzar il transalpino ancora una volta. La sensazione è che il tecnico deciderà in extremis, e non sono da escludere ulteriori sorprese. Saranno, con ogni probabilità, ancora una volta assenti sia Mezzaroma che Lotito. Il tempo passa e le coincidenze cominciano a diventare sempre di più degli indizi…