di Marco De Martino
SALERNO – Era il 18 febbraio del 2023, allo stadio Marassi di Genova, quando Roberto Soriano al minuto 27 di Sampdoria-Bologna realizzava il suo ultimo gol prima di entrare in un tunnel lunghissimo da cui è uscito solo da qualche mese grazie all’opportunità concessagli in estate dalla Salernitana. E proprio con la maglia granata, domenica scorsa, è tornato a scrivere il suo nome nel tabellino dei marcatori firmando il gol del raddoppio. Esattamente 652 giorni dopo, il centrocampista classe 1991 ha finalmente rotto il ghiaccio con quella che è sempre stata una sua specialità. Nonostante sia un centroampista di ruolo, Soriano infatti si è sempre distinto per la sua abilità sotto porta. In carriera ha infatti realizzato qualcosa come 62 reti tra serie A, B, Liga spagnola, Coppa Italia e Coppa del Re. Soriano ora spera di aver ritrovato il feeling con il gol, anche grazie alla nuova posizione ritagliata per lui da Stefano Colantuono. Il tecnico romano infatti contro la Carrarese l’ha schierato da trequartista di sinistra nel 3-4-2-1 utilizzato cotro la formazione toscana domenica scorsa all’Arechi. Una posizione che ha consentito all’ex di Bologna, Sampdoria e Villareal di essere più vicino alla porta avversaria, con compiti difensivi meno pressanti e dunque con una distanza chilometrica inferiore da percorrere. Un ruolo che potrebbe esaltare la sua caratteristica di incursore grazie all’abilità negli inserimenti alle spalle dei difensori avversari. Oltre al gol, contro la Carrarese Soriano è stato protagonista anche di un altro episodio chiave, ovvero quello in cui si è guadagnato il penalty, poi trasformato da Verde nel gol del 3-1, incuneandosi alle spalle di Capezzi il quale l’ha ingenuamente sgambettato. Che sia proprio Soriano l’arma in più della nuova Salernitana targata Colantuono?