di Marco De Martino
SALERNO. E’ già tempo di play off all’Arechi. Perché di questo si tratta. Salernitana-Bari è già uno spareggio per entrare nelle magnifiche sei che si contenderanno la promozione in serie A. E per Salerno ricominciare a parlare di questo obiettivo è qualcosa di assolutamente straordinario. Un sogno. E, come tutti i sogni, va coltivato. Magari restando chiusi in un silenzio scaramantico, ma va coltivato. Ed oggi a sognare saranno in almeno quindicimila. L’Arechi sarà uno spot per il calcio italiano. Due tifoserie appassionate, calorose, viscerali, che si scambieranno cori, birre ed abbracci, prima e dopo i 90’ di gioco. L’amicizia ultratrentennale tra salernitani e baresi è un dogma che non può essere infranto tanto facilmente, così come il fatto che Salernitana e Bari si daranno battaglia in mezzo al campo senza esclusione di colpi. I granata si presenteranno alla sfida di questa mattina in una condizione psicofisica migliore rispetto ai galletti. Almeno sulla carta. Bollini sa però che la sua squadra, se non è stimolata a dovere, può rientrare nel circolo vizioso da cui è uscita a gennaio ed in cui è però incappata a Trapani ed a Terni. E così il trainer granata è pronto a cambiare ancora una volta interpreti nel suo 4-3-3 divenuto ormai intoccabile. Dentro i “titolarissimi” in difesa con Perico e Tuia che, dopo aver goduto di un turno di riposo a Vercelli, riprenderanno il loro posto nel pacchetto a quattro rispettivamente al posto di Bittante e Schiavi. Un quintetto che verrà naturalmente completato da Gomis, Bernardini e Vitale. A centrocampo, nonostante le assenze forzate dell’infortunato Busellato e dello squalificato Ronaldo, Bollini ha già pronte le alternative. Odjer sarà la mezzala a destra, Minala verrà dirottato in regia mentre Zito fungerà da mezzo sinistro. L’ex avellinese, che sarà ancora una volta fischiato dai baresi, sarà preferito a Della Rocca, il quale rappresenterà l’unica alternativa in panchina. In avanti altro giro, altra staffetta tra Rosina e Donnarumma. L’ex di turno più atteso avvicenderà il torrese, che si riaccomoderà in panchina dopo la chance avuta –e non sfruttata…- al “Piola”. Conferme d’obbligo per Coda e Sprocati, tra i più in forma del momento del gruppo. Di contro il Bari sta attraversando, proprio nel momento cruciale della stagione, il suo periodo più nero. Infortuni a raffica (sono out Cassani, Romizi, Raicevic, Brienza e Floro Flores) e squalifiche (il talentuoso Parigini s’è beccato due giornate) sono coincisi con risultati negativi in sequenza e tutte le conseguenze che questi comportano, ovvero contestazione degli ultras biancorossi ed allenatore –Colantuono- messo seriamente in discussione. Una panchina che, in caso di sconfitta all’Arechi, salterà quasi automaticamente. Insomma, quello di oggi sarà un Bari ferito, arrabbiato, all’ultima spiaggia. E proprio per questo la Salernitana dovrà stare ancora più attenta e concentrata…