Ogni giorno che passa si arricchisce di particolare inquietanti l’inchiesta sulla combine tra Salernitana e Bari. La Procura sta per ultimare le indagini e poi saranno notificati gli atti alle parti interessate. Al di là della figura del carabiniere, dell’incontro in autostrada, della riunine in piazzola e della scatola di scarpe contenente i soldi che i giocatori pugliesi baciavano a turno, è emerso anche che la trattativa per la presunta combine è stata, secondo gli inquirenti, molto complicata e pianificata in ogni dettaglio in quanto i giocatori del Bari temevano che la squadra granata poteva non onorare l’impegno. La trattativa sarebbe stata conclusa per la cifra di 160mila euro. Un altro particolare, a testimonianza della tensione che circondava l’ambiente barese, è rappresentato dal fatto che il calciatore Guberti decide di distruggere il suo cellulare per occultare qualsiasi prova, non considerando che a inchiodarlo ci sono i tabulati. Sono spuntate intanto cinque gare di A, per questo i tempi dell’inchiesta potrebbero allungarsi. Nel frattempo sembra che l’altro ex giocatore della Salernitana coinvolto e citato verosimilmente da Masiello, sarebbe l’attaccante Antimo Iunco. Neanche a farlo apposta proprio da quest’anno Iunco milita nel Bari. Ironia del destino, non c’è che dire.
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