di Marco De Martino
SALERNO. Play off sì, play off no: ormai a Salerno non si parla d’altro. La vittoria ottenuta dalla Salernitana ai danni del Latina ha nuovamente alimentato le speranze dei tifosi di vivere un sogno che fino a qualche settimana prima coltivava solo il più inguaribile degli ottimisti. I granata, a sei giornate dalla fine, sono a 2 punti dall’ottavo posto, l’ultimo utile per la qualificazione agli spareggi promozione ed addirittura a sole 5 lunghezze dalla quarta posizione occupata da Benevento e Cittadella. Con gli scontri diretti (con Bari e Frosinone all’Arechi, ed in trasferta a Carpi e Perugia) ormai alle porte, le possibilità di centrare la qualificazione sono concrete. E’ però molto concreto anche il rischio che i play off non si disputino affatto. Questo accadrebbe se la compagine in terza posizione accumulasse più di 9 punti di distacco dalla quarta classificata. In questo momento Verona e Frosinone, appaiate a quota 62, ne hanno 8 di vantaggio su Benevento e Cittadella. Inoltre l’ottava potrà accumulare un ritardo al massimo di 14 punti dalla terza classificata, in caso contrario verrebbe esclusa dalla griglia play off. La possibilità dunque è concreta anche se non scontata. In tal senso nemmeno la storia recente del campionato cadetto riesce a fare chiarezza. Infatti per la terza volta, da quando la Lega B si gioca a ventidue squadre, a sei giornate dalla fine della regular season la terza in classifica vanta 8 punti di vantaggio sulla quarta. In una circostanza non ci furono i play off, mentre in un’altra ebbero vita. Il primo precedente si riferisce al campionato 2006/07 quando il Genoa era a +8 sul Rimini. In quel caso i playoff non si giocarono, con Juventus, Napoli e Genoa che furono promosse direttamente in A. Il secondo si riferisce al 2012/13: il Verona di Mandorlini era a +8 sul’Empoli, con i gialloblù scaligeri che a fine stagione arrivarono secondi e furono promossi direttamente in A. I play off però si disputarono, con il Livorno che, arrivato al terzo posto, vinse contro l’Empoli la finalissima in un derby tutto toscano. Insomma, anche la storia non aiuta a decifrare gli scenari futuri. La sensazione è che tutto dipenderà dalle prossime due giornate, con la Salernitana che dovrà cercare di fare bottino pieno sia a Vercelli sia nel primo scontro diretto, all’Arechi il 25 aprile contro il Bari. Nel frattempo la squadra ha già ripreso gli allenamenti in vista della trasferta di Vercelli. Ieri mattina il gruppo agli ordini di Bollini si è ritrovato al campo Mary Rosy. I calciatori impegnati nella gara di lunedì scorso contro il Latina hanno aperto la seduta in palestra prima di essere impegnati con corsa e lavoro tecnico mentre il resto della squadra ha effettuato un lavoro in palestra seguito da potenza aerobica, tiri in porta, cross e partita. L’unico calciatore non a disposizione di Bollini è il lungodegente Busellato, il quale ha svolto un lavoro atletico specifico. Oggi è previsto un altro allenamento mattutino (inizio ore 10:30) stavolta però sul campo in sintetico del Volpe. In ottica formazione è naturalmente ancora tutto in alto mare. Difficilmente, nonostante l’ottima risposta ottenuta contro il Latina nella ripresa, Bollini cambierà modulo. Nel suo 4-3-3 ci sarà nuovamente spazio per Minala, che ha scontato la squalifica ed il piccolo acciacco subito nella scorsa settimana, così come in difesa dovrebbe rientrare dal 1’ Perico sulla corsia destra.