Salernitana, a Cagliari la gara decisiva - Le Cronache
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Salernitana, a Cagliari la gara decisiva

Salernitana, a Cagliari la gara decisiva

di Marco De Martino

SALERNO – A Cagliari comincia, per la Salernitana, un mini campionato di undici partite che decreterà quale sarà la sorte della compagine granata. Gli uomini di Fabio Liverani iniziano il loro cammino con un pesante handicap di -9 punti, ironia della sorte proprio sul terreno di gioco di una delle squadre su cui bisognerà fare la corsa. Il Cagliari di sir Claudio Ranier, ovvero la compagine che due stagioni or sono fu la ‘vittima’ della Salernitana, capace di compiere un autentico miracolo sportivo conquistando in rimonta la prima, storica, salvezza in massima serie. Un miracolo che, oggi, appare molto più arduo da concretizzare sia per il distacco in graduatoria, sia, soprattutto, per il clima pesante che si respira in tutto l’ambiente. Tra spaccature interne, calciatori fuori rosa, cambi di allenatore e voci di avvicendamenti societari, l’armonia e la voglia di vincere che c’erano a Salerno due anni fa e che di fatto aiutarono i granata di Nicola a compiere l’impresa, oggi sono solo un miraggio. Per quei pochi che ancora ci credono, oggi a Cagliari ci sarà il primo crocevia anche perchè, in questo ventottesimo turno stagionale, si giocheranno altri due scontri diretti: quello delle ore 18 tra Sassuolo e Frosinone e quello in programma domani tra Lecce ed Hellas Verona. Tre partite che potrebbero ridisegnare la classifica o delinearla, con la Salernitana che ha l’occasione per rientrare nel discorso salvezza (magari puntando, come dodici mesi fa fece il Verona, all’appendice dello spareggio) oppure fuoriuscirne definitivamente. Non sarà semplice per i granata uscire indenni dal catino infernale della Domus Arena. Bisognerà imitare, sempre tornando indietro di 22 mesi, proprio i sardi che riuscirono, fortunatamente per i granata, solo ad allungare la propria agonia, pareggiando al 99’ il drammatico match giocato alla terzultima di campionato davanti ai trentamila dell’Arechi. Basterà tirar fuori grinta, cattiveria, un minimo di amore per la maglia indossata e di riconoscenza per i propri, inimitabili, tifosi: la Salernitana ne sarà capace?