S. Severino. Il sindaco Somma ai funerali del Papa - Le Cronache Attualità
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S. Severino. Il sindaco Somma ai funerali del Papa

S. Severino. Il sindaco Somma ai funerali del Papa

di Mario Rinaldi

Anche la Valle dell’Irno ha voluto rendere omaggio a Papa Francesco, i cui funerali si sono tenuti ieri mattina, in una gremitissima Piazza San Pietro, con oltre 400mila fedeli assiepati lungo tutte le strade che circondano la Santa Sede. Una presenza molto sentita da parte di tutti i fedeli, desiderosi di porgere l’estremo saluto al Pontefice venuto dalla fine del mondo. Tra questi c’era anche il Sindaco di Mercato S. Severino, Antonio Somma, che non avendo mai incontrato di persona il Santo Padre, ha avvertito la necessità di stare lì, in mezzo alla moltitudine di persone venute da ogni parte del globo per dire grazie a un uomo, che sin dal primo giorno del suo pontificato ha aperto le porte della Chiesa Cattolica a tutti, cercando di favorire il dialogo e la pace. “Una grande commozione – ha raccontato Somma – Nell’enupla dei sentimenti che ho provato stamane (ieri ndr) nel partecipare ai solenni funerali di Papa Francesco, a Roma, questo è quello che li racchiude tutti. È stato per me un grande privilegio poter portare in piazza San Pietro l’abbraccio della comunità di Mercato S. Severino per l’estremo saluto al Santo Padre: un faro per le coscienze di tanti ed una guida solida per il mondo laico. Ho avvertito il dovere morale esserci, per rendere omaggio a colui che, spesso al di fuori dei protocolli, ha dato voce e dignità agli ultimi ed alle periferie nel mondo”. Il primo cittadino di Mercato S. Severino ha anche ricordato i messaggi che il Pontefice ha lanciato durante i suoi viaggi apostolici: “Attraverso i suoi viaggi – ha ricordato Somma – ha cercato di rappresentare vicinanza anche nelle zone più calde e difficili, ha cercato di essere unguento nelle ferite aperte del mondo, mettendo a rischio anche sè stesso come quando si recó in Iraq. Oggi la più grande testimonianza di affetto e rispetto è giunta proprio dalle persone più semplici, dagli ultimi, dalla signora dei fiori gialli, dai giovani, dai bambini che lo hanno incontrato, prim’ancora che dalla presenza dei Capi di Stato e di Governo”. Significativa anche la riflessione in chiave diplomatica: “Se guardiamo l’immagine di Trump e Zelensky seduti uno di fronte all’altro, prima del rito funebre – ha detto il primo cittadino – possiamo dire che anche oggi Papa Francesco ha seminato per la pace. Con il suo Magistero ci sentiamo tutti più ricchi nell’animo, più consapevoli del valore dell’umiltà, ancora più vicini all’urgenza di pace che invocano i conflitti sparsi nel mondo e le piccole dinamiche quotidiane del condominio di casa nostra”. “Non ho avuto la fortuna di incontrarlo di persona – ha affermato in ultimo Somma – ma l’ho avvertito in ogni sua parola, in ogni suo messaggio, in ogni suo gesto: credo che anche il prete della più piccola parrocchia di questo mondo si sia sentito in uno con il Pontefice in questi anni. Il Santo Padre, ogni qualvolta terminava un incontro o una manifestazione, era solito chiedere ai suoi interlocutori di pregare per lui: oggi con gli occhi verso l’alto chiediamo a Papa Francesco di pregare per noi”. Un ricordo trasmesso anche dalla pagina del Comune di Pellezzano: “Oggi salutiamo per l’ultima volta Papa Francesco, guida mite e profetica, testimone di un’esistenza santa e profondamente umana. Dentro la Basilica di San Pietro, nelle ore del suo funerale, abbiamo vissuto un momento storico e commosso. Ha parlato al mondo con gesti di amore e parole di verità, lasciandoci un’eredità di pace, misericordia e fraternità. Speriamo di poter dire con il Vangelo: Beati gli operatori di pace. Grazie, Santo Padre”. Sentito e partecipato anche il ricordo della Sindaca di Baronissi Anna Petta: “Papa Francesco ci ha insegnato una cosa semplice e profonda: che la vita si capisce solo quando testa, cuore e mani camminano insieme. Pensare ciò che si sente, sentire ciò che si fa, fare ciò che si pensa. Questo era il suo segreto. Ce l’ha donato con amore, perché diventassimo persone vere, mature, piene di Vangelo. Oggi lo salutiamo così: con gratitudine, con silenzio, con il cuore in mano. Grazie, Francesco”. Un cordoglio che tutte le istituzioni locali hanno voluto manifestare con profondo rispetto e senso di devozione nei confronti della figura del Sommo Pontefice, che rimarrà impressa per sempre nel cuore e nelle menti di tutti.