Ruotolo a Salerno tra gaffe e 4 gatti - Le Cronache Ultimora
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Ruotolo a Salerno tra gaffe e 4 gatti

Ruotolo a Salerno tra gaffe e 4 gatti

di Erika Noschese

In via Manzo la direzione provinciale, nel quartiere Torrione l’inaugurazione della Casa Democratica di Sandro Ruotolo. Il Partito Democratico, a livello regionale e provinciale, appare profondamente diviso, e a segnare questa frattura è proprio l’europarlamentare dem che ieri, a Salerno, ha inaugurato quella che diventerà presto la sede elettorale del Pd. Non di tutto il partito, però, ma solo di quella parte – minoritaria nel capoluogo – che oggi si riconosce nella linea della segretaria nazionale Elly Schlein. Su tutti, Federico Conte e Anna Petrone, entrambi indicati ieri come candidati al Consiglio regionale della Campania in quota dem. Una scelta che, tuttavia, non trova conferma nei vertici provinciali del partito, assenti all’inaugurazione per il semplice motivo – dicono – di non essere stati invitati da chi oggi si fa portavoce di democrazia, unità e campo largo. «Questo vuole essere un luogo di incontro. Certamente c’è il mio timbro di eurodeputato, perché io mi voglio occupare dei problemi del Sud, quindi anche di Salerno. Se pensate che qui si stia creando un para-circolo, in una città dove avete nominato quel signore (De Luca, ndr), no. Noi guardiamo alla politica, alla passione, ai problemi della gente. Questo è il senso», ha dichiarato l’europarlamentare, che ha scelto di non nominare mai il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. «È un luogo aperto, dove, se è il caso, si parla di Gaza, dell’Iran, ma anche di assistenza sanitaria o del Sud. O degli ultimi dati sul Mezzogiorno e sul lavoro povero. Elly Schlein, quando ha chiuso la Festa dell’Unità l’estate scorsa, ha detto una cosa semplice: “Noi dobbiamo costruire l’opposizione al governo Meloni”. Sono cinque i punti, tra cui le diseguaglianze e il salario minimo. Abbiamo bisogno anche della società civile, e siccome questo è un mio motivo identitario – lavorare insieme alla società civile – ecco, la Casa è proprio l’occasione, è un luogo di incontro. La politica, la crisi della politica, è anche questo: questa struttura chiusa, la Casa. Vedete che bella, quanta luce c’è in una casa. Se qui nasce un comitato per occuparsi dell’ambiente, questa è casa loro. È aperta, non c’è proprietà. E dobbiamo costruire insieme il programma per battere l’avversaria che ha un nome e cognome: Giorgia Meloni ». Se, a parole, l’avversario da battere è il presidente del Consiglio dei Ministri, nei fatti il vero bersaglio sembra essere Vincenzo De Luca, al punto che nessun amministratore a lui vicino sarebbe stato invitato alla cerimonia di inaugurazione. «Per noi è già partita l’operazione per la campagna elettorale, le elezioni regionali sono cominciate. Stiamo aspettando, ma non credo ancora per molto: è una scelta che abbiamo già fatto. Chi è fuori dovrà decidere da che parte stare: con il governo Meloni o con il centrosinistra, con queste belle novità, cioè Sinistra Italiana e il Movimento 5 Stelle in Campania. Questo è il punto. Ma dobbiamo costruire il programma: per questo servono luoghi aperti, per scrivere insieme il programma con cui battere la Meloni e consolidare il centrosinistra che ha governato in Campania. Oggi andiamo oltre quel centrosinistra, perché ci sono forze nuove, perché la fase è completamente cambiata. Guardate, il mondo è cambiato». Per il Pd di Elly Schlein non ci sono dubbi: nessun terzo mandato per il governatore uscente. «Per me non cambia nulla», ha dichiarato l’europarlamentare, che, a proposito di una possibile rottura della coalizione di centrosinistra, ha tagliato corto: «No. C’è l’osservatorio sulla camorra a Castellammare che dimostra come le liste civiche, quelle che nascono in una settimana, non fanno bene alla democrazia. Noi siamo il centrosinistra. Abbiamo bisogno dei partiti per sconfiggere anche questo pseudo-populismo da accattoni, frutto di tutto questo populismo. Pensate a Vannacci, a Salvini: sono questo. Dobbiamo ripristinare la politica dove ci sono i partiti, ma non solo i partiti. Questo è un punto chiave. Abbiamo bisogno delle realtà presenti sul territorio: siamo pieni di talenti» – ha aggiunto – «Ovviamente è una terra che ha luci e ombre, come sempre, e noi dobbiamo combattere le ombre. La Casa, in questo senso, significa trasparenza, significa anche lotta per la legalità. Questo è un Paese segnato dalla corruzione. È un Paese dove manca la libertà di stampa. Siamo scesi al 49º posto, i diritti civili vengono meno». L’esponente del Partito Democratico è apparso quasi infastidito quando gli è stata fatta notare l’assenza della stragrande maggioranza dei dem, a partire dal segretario provinciale Enzo Luciano e dal deputato Piero De Luca: «Qui andiamo oltre. Se pensi che questo sia un circolo del PD, hai sbagliato. Questo vuole andare oltre. Oltre, nel senso che io sono un dirigente del PD, ma dobbiamo avere un luogo aperto. Sicuramente da questo luogo usciranno candidati per le elezioni regionali. Qui ci sono Federico (Conte, ndr), c’è Anna (Petrone, ndr), che sono persone straordinarie, ma dobbiamo ancora decidere. È un’idea che ho io, poi vediamo… Ma so anche che, in campagna elettorale per le Europee, mi è stato vietato di venire qui. Non sono potuto venire. E quindi è importante dare voce a tutti». Infine, l’europarlamentare ha annunciato che la scelta del candidato alla presidenza della Regione Campania spetterà al Movimento 5 Stelle e che, con ogni probabilità, sarà Roberto Fico. Non si è fatta attendere la reazione del Pd provinciale, che ieri ha stigmatizzato il comportamento dei tesserati presenti all’inaugurazione. Nel corso della riunione è stato infatti sottolineato che Anna Petrone, oltre a essere dirigente di partito e membro della direzione, ha scelto di disertare l’incontro ufficiale per partecipare all’apertura della sede «alla quale hanno ritenuto di escludere tutto il partito», ha dichiarato il segretario provinciale Enzo Luciano. Alla domanda su un eventuale invito da parte di Sandro Ruotolo rivolto a dirigenti e amministratori, il segretario è stato netto: «Assolutamente no. Non siamo stati invitati». E ha rincarato: «È l’ennesimo comportamento, politicamente e umanamente scorretto, da parte del signor Ruotolo e di chi ha promosso questa iniziativa. Un’offesa ai militanti e ai tesserati, non certo a me. Vivo benissimo senza conoscerlo e non sento alcuna esigenza di farlo, soprattutto dopo le affermazioni rilasciate qualche tempo fa sulla segreteria. E no, non parlo per me, ma per chi ogni giorno mette impegno, tempo e passione al servizio del partito, e questo non lo consento». Luciano ha poi aggiunto: «È un comportamento offensivo verso uomini e donne, giovani e meno giovani, che ogni giorno dedicano un pezzo della loro vita, da anni, al partito. Amministratori, anch’essi giovani e meno giovani, che si impegnano per amministrare le loro comunità e cambiare il volto dei territori, con dedizione e rispetto per gli altri e per le istituzioni, di partito e non solo». Intanto, dal Pd provinciale fanno sapere che, al momento, né la Petrone né Conte sono candidati al consiglio regionale. I loro nomi infatti sono stati avanzati dall’europarlamentare, senza alcun confronto con la classe dirigente locale che, verosimilmente, non ha contezza dello stato di salute del partito sul territorio.