di Andrea Pellegrino
Sarebbe ferma da giorni la risonanza magnetica al “Ruggi d’Aragona”. Arriva ancora una volta dalla struttura ospedaliera (ed universitaria) di via San Leonardo l’ennesimo episodio di malasanità. Questa volta nel mirino è finito il reparto di radiologia dove pare, secondo il racconto di alcuni pazienti, sia rotto il macchinario per la risonanza magnetica. Invano da giorni e giorni s’attende un tecnico che fino a ieri non si è visto in giro per la struttura sanitaria salernitana mentre i pazienti, affetti anche da gravi patologie, sono costretti ad affidarsi solo alla sorte per vedersi completare gli accertamenti sanitari. Sembra che la paradossale vicenda non abbia risparmiato un paziente da quasi una settimana ricoverato presso il reparto di neurologia. Ebbene, sembra che lo sfortunato sia stato anche per due volte “preparato” (con tanto di contrasto) all’atteso esame, per poi essere rimandato in reparto. E non si esclude che tra qualche giorno, o qualche ora, il paziente possa essere addirittura dimesso, in attesa che la radiologia torni funzionante. Non è la prima volta, e sicuramente non sarà l’ultima, che il “Ruggi d’Aragona” è oggetto di dure contestazioni da parte degli utenti per episodi di malasanità. Solo un mese fa, in molti furono costretti a far slittare il loro ciclo di chemioterapia per l’assenza di personale in reparto. Insomma a quanto pare, quella che di recente è stata marchiata con titolo di “azienda ospedaliera universitaria – Scuola medica salernitana”, nell’ultimo periodo non goda di ottima salute. Un problema dovuto, non solo all’assenza di personale e fondi, ma anche per una guida manageriale che fin dall’addio di Attilio Bianchi non è stata mai certa. Basti pensare che allo stato mancano ancora il direttore amministrativo e sanitario. E non solo: Regione Campania ed Università entro due mesi dovranno nominare il nuovo direttore generale.