di Andrea Pellegrino
E’ stata necessaria, purtroppo, l’emergenza Coronavirus per riqualificare i locali del reparto di malattie infettive del “Ruggi d’Aragona”. La delibera per l’approvazione del progetto definitivo e il conseguente affidamento dei lavori porta la firma del 27 marzo ma la storia di tutto ciò inizia nel 2014 con uno stanziamento di 479mila euro. Da qui il calvario amministrativo e burocratico, conclusosi solo grazie alle nuove disposizioni emergenziali della protezione civile. Dall’aggiudica della gara d’appalto (2015), poi gli incarichi di direttori dei lavori e della sicurezza e la variante con l’integrazione progettuale con l’approvazione (nel 2017) di una nuova somma. Non necessaria, però, per completare il reparto, così come da certificazione da parte del direttore dei lavori il 6 ottobre del 2017. Nel 2018 un nuovo affidamento per completare i lavori dello sfortunato ma indispensabile reparto di malattie infettive dell’azienda ospedaliera universitaria di via San Leonardo. A febbraio di quest’anno, già ad inizio emergenza sanitaria, la consegna del progetto esecutivo il cui via libera definitivo è avvenuto da parte della struttura commissariale dell’ospedale qualche giorno fa, anche in seguito all’emergenza e alle direttive mosse dall’organizzazione mondiale della sanità e dalla protezione civile italiana. In particolare i lavori riguardano due aree: quella dei reparti di degenza con 10 posti letto ed un’altra con 4 posti letti di degenza isolati. Quest’ultima area indispensabile, oggi, per i contagiati da Coronavirus. Il 6 marzo ancora la rinuncia del direttore dei lavori con tanto di parcella da 17mila euro che ha costretto, dunque, l’azienda ospedaliera a ricercare un nuovo professionista per completare, in tempi brevissimi, il reparto. Il 27 marzo, infine, la pubblicazione della delibera che, finalmente dopo sei anni, avvia i lavori di completamento del reparto di malattie infettive del “Ruggi d’Aragona”. Attivati nel frattempo sei posti letto per dializzati mentre sono in arrivo moduli prefabbricati, che verranno allestiti nel perimetro ospedaliero del plesso ‘Ruggi’, con 24 posti letto. Intanto anche l’Asl di Salerno si muove per allestire posti letto all’ospedale di Agropoli che accoglierà pazienti affetti da Covid-19. Sono state acquistate da parte dell’azienda sanitaria le attrezzature necessarie per rendere il plesso di Agropoli – così come richiesto più volte dalla classe politica locale – completamente funzionate ed in grado di contrastare l’attuale emergenza che crea non poche preoccupazioni soprattutto a sud della provincia di Salerno. Circa 300mila euro sono stati stanziati per l’acquisto di attrezzature sanitarie e di mobili e arredi per incrementare posti letto e assistenza presso l’ospedale di Agropoli.