Ruggi, ecco chi è accusato di concorso ed associazione - Le Cronache
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Ruggi, ecco chi è accusato di concorso ed associazione

Ruggi, ecco chi è accusato di concorso ed associazione

Divisi in venti gruppi si scambiavano favori alla macchinetta marcatempo de “Ruggi d’Aragona”. C’è chi, ad esempio, si è fatto marcare quasi cento volte il suo badge al suo posto. Una prassi consolidata almeno fino allo scorso anno quando sono state accertate le irregolarità. Così la Procura ha contestato ad alcuni infermieri, sindacalisti, ausiliari, amministrativi e medici, anche l’associazione a delinquere, oltre il reato di truffa. E’ l’ennesimo nuovo faldone della Procura della Repubblica che nasce all’indomani dei primi provvedimenti che portano pure alle richieste d’arresto (poi respinte dal Gip) nei confronti di sette infermieri e personale del Ruggi che venne colpito dai provvedimenti più duri, come l’interdizione dai pubblici uffici ed il successivo licenziamento da parte dell’azienda ospedaliera. Dagli ottocento indagati, il cui elenco è comparso ieri su queste colonne, c’è chi rischia l’imputazione anche per associazione. Per ora, per loro, però, contrariamente al primo caso, non c’è stato al momento nessun provvedimento restrittivo. Secondo il sistema si erano organizzati scientificamente per coprirsi a vicenda alla marcatura del badge. Sotto la lente d’ingrandimento della Procura della Repubblica con l’accusa di associazione e truffa ci sono: Antonio Aliberti, Ciro Sorgente, Biagio Gizzi, Vincenzo Siniscalchi, Antonio Amoroso, Guglielmo Venosa, Matteo Quaranta, Salvatore Della Femmina, Lucia Caserta, Alfonso Apicella, Francesco De Martino, Roberto Tozzi, Carlo Sabatino, Vito Esposito, Renato Nicoletti, Alfonso Marramao, Vincenzo Califano (compariva già in precedenza), Gugliemo Tura De Marco, Francesco Fasano (era stato revocato l’interdizione), Antonio Criscuolo, Carmine Strollo, Antonio Panariello, Francesco Califano, Saverio Cavallo, Pasquale Dello Schiavo, Cesare Rocco, Gennaro Salernitano, Vincenzo Carratù, Vincenzo Pagano, Antonio Izzo, Matteo Giannettini, Giuseppina Casella (deceduta già da qualche anno), Carmela Finizio, Annunziata Cirino, Carmela Procida, Maria Rosaria Caserta, Margherita Oliva, Rosa Aliberti, Guglielmo Crucito, Mario Picariello, Mario Giuseppe Di Lieto, Bonaventura Di Lieto, Alberto Damiano (medico), Raffaele Viceconte, Ferdinando De Rosa, Ciro De Pasquale, Luisa Ragone, Carlo Pero, Erasmo Spacagna, Emiddio Falcone, Francesco Di Palma, Luigi Padolfo, Luciano Perrotta, Domenico Sofia (medio rianimatore), Carmine Iannone, Maria Fortunato, Lucia Rallo. Per altri cinquanta, invece, è toccato l’avviso di conclusione delle indagini a firma del pm Francesco Rotondo che ha contestato il reato di concorso, oltre che la truffa. L’avviso riguarda: Mario Di Mauro, Gaetano Coppola, Domenico Ricca, Elio Scariati, Vincenzo Siniscalco, Enrico Severino, Rosanna Paloscia, Domenico Volpe, Pietro Santoro, Vincenzo Caputo, Rosa Izzo, Raffaele Caputo, Francesca Astarita, Vincenzo Casola, Massimo Zoccola, Teresa Granato, Marianna Cammarano, Matteo Quaranta, Onofrio Musone, Giovanni Di Mauro, Vincenzo Argento, Elena Popa, Ciro Melchiorre, Francesco Visciani, Andrea Esposito, Luisa Ragone, Domenico Tagliaferro, Fabrizio Santoriello, Carlo Pero, Valentina Mariella, Pasquale Ascolese, Maria Rosaria Landi, Lucia Rallo, Antonio Cuciniello, Ciro Cuciniello, Dunia Rizzo, Angela Barretta, Lucio Iovine, Antonio Paciello, Rosaria D’Aniello, Maria Garibaldi, Patrizia Clausi, Anna De Vivo, Margaret Cittadino, Dionigi Ferrara, Anna Capaldo, Francesco Memoli, Amilcare Fianore, Carmela Maiorano e Sandro Fierro.