di Erika Noschese
Disagi e disservizi presso l’azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona di Salerno. Al centro delle polemiche il laboratorio analisi, dopo quanto accaduto ieri mattina con utenti costretti ad attendere per diverse ore. In servizio era presente solo una dipendente, che si è trovata a dover gestire tutto, dall’accettazione delle ricette al prelievo, mentre i cittadini, esasperati dall’attesa, sollecitavano una maggiore rapidità. Alcuni utenti, presenti ieri mattina, hanno raccontato la loro esperienza, segnando una giornata infernale per chi aspettava il proprio turno per il prelievo. Molti sono stati costretti a tornare a casa a mani vuote, nonostante avessero effettuato regolare prenotazione e pagamento del ticket. Una volta davanti all’addetta ai prelievi, si sono sentiti rispondere che la ricetta non era corretta oppure che quel tipo di esame non era possibile eseguirlo in quella struttura. «Ho atteso diverse ore per il mio turno, esasperata come tante altre persone a digiuno che erano lì da ore. Quando finalmente è arrivato il mio momento, mi è stato detto che la ricetta era sbagliata. Successivamente, mi è stato comunicato che non era possibile effettuare quel tipo di esame e che avrei dovuto recarmi all’ospedale di Cava de’ Tirreni», ha raccontato una donna, indignata dal tono saccente e di disprezzo ricevuto. «Poco prima di recarmi al Ruggi, ero stata nell’altro ospedale per altri esami, e avevo sottolineato la celerità con cui si svolgono gli accertamenti», ha aggiunto. La donna ha spiegato di aver prenotato tramite l’app Sinfonia e di aver pagato il ticket, ma di non aver potuto eseguire gli esami del sangue. «Ho chiesto chiarimenti almeno per riavere i soldi, ma anche in questo caso mi è stato detto con disprezzo di recarmi altrove». Per lei non c’è stato nulla da fare. Al sabato, i dipendenti del Ruggi sembrano essere in ferie e anche la direzione sanitaria, dove la donna si è recata per chiedere spiegazioni, era completamente deserta. «Mi avevano garantito che ci fossero persone in servizio, ma la palazzina era vuota. Nessuno è stato in grado di fornire una valida spiegazione, eppure ho pagato regolarmente il ticket senza ricevere alcuna prestazione», ha concluso amareggiata per i continui disservizi.





