di Pina Ferro
Prima mettono a segno un furto e poi ingaggiano un inseguimento con le forze dell’ordine che non esitano ad aggredire. I giudici del Tribunale di Lagonegro hanno condannato a tre anni di reclusione Carmine Dolce e Donato Marotta, difesi dall’avvocato Leopoldo Catena. I due sono stati, invece, assolti dall’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. I fatti risalgono al giugno del 2018, quando i due misero a segno un furto a Villammare. I due dopo aver individuato l’obiettivo del colpo aspettarono il momento propizio per entrare in azione. Mentre Marotta attendeva in auto, Dolce si avvicinò ad una Ford Fiesta parcheggiata lungo la strada e, dopo aver forzato la portiera si impossessò di un portafogli che era all’interno dell’abitacolo. Impossessatisi della refurtiva tentarono la fuga. Il gesto non era passato inosservato a dei militari che tentarono di fermare i due ladri. Nacque un inseguimento. Dolce e Marotta, vistisi scoperti, tentarono di disfarsi della refurtiva. Il tentativo di fuga fu vano, in quanto Dolce e Marotta furono raggiunti e bloccati. Nel disperato tentativo di sottrarsi al fermo non esitarono ad ingaggiare una colluttazione con i carabinieri. Ieri mattina la sentenza a carico di Carmine Dolce e Donato Marotta.