“La riforma della magistratura non e’ la riforma della giustizia. E’ la riforma dell’assetto della magistratura. Molto spesso viene fatta passare come la riforma della giustizia. La riforma della giustizia e’ qualcosa che migliora la giustizia, questa riforma non potrebbe mai migliorare la giustizia”. A dirlo e’ la procuratrice generale di Salerno, Rosa Volpe, nel suo intervento di saluto al 3 congresso nazionale di Unicost, al via ieri pomeriggio a Salerno. “Sono quarant’anni che faccio il pubblico ministero – ricorda – e mi riferisco, quindi, al ruolo in particolare del pubblico ministero, oggi doverosamente garante dei diritti di tutti. Domani, non lo sappiamo e, probabilmente, no”. Tra le perplessita’ sulla riforma della giustizia espresse dalla procuratrice generale, c’e’ anche quella relativa al funzionamento dell’Alta Corte di giustizia, “gia’ questo nome mi fa spavento, anzi forse piu’ che spavento mi mortifica”, dice. “Mi chiedo e vi chiedo: e’ conforme al principio di uguaglianza? – si chiede Volpe – e, poi, e’ ragionevole che sia previsto che i rappresentanti dei magistrati dell’Alta Corte disciplinare siano solo magistrati che abbiano svolto o svolgano funzioni di legittimita’?”. Richiamando il tema dell’uguaglianza, che e’ al centro del congresso Unicost, Volpe evidenzia: “Per quale ragione dovrebbe essere istituita l’Alta Corte di disciplina solo per la magistratura ordinaria? Abbiamo altre tre magistrature, quella amministrativa, quella tributaria, quella contabile. Perche’ non si e’ pensato anche per loro? Perche’ soltanto la magistratura ordinaria dovrebbe avere un’Alta Corte? E perche’ l’impugnazione avverso la decisione dell’Alta Corte dovrebbe essere proposta alla stessa Alta Corte ,sia pure in diversa composizione”.





