di Oreste Mottola
Rete ferroviaria al servizio delle regioni del Sud: una prospettiva non ancora definita, di fatto, se non per pezzi di territorio. Giacomo Rosa, presidente della Svimar, l’associazione per lo sviluppo delle aree interne del Mezzogiorno, e che da anni si batte con tutti gli associati su questo argomento, fa una serie di osservazioni molto puntuali e dettagliate, alla luce di un articolo pubblicato sul Mattino. Qui di seguito pubblichiamo le sue riflessioni. «Lo scorso 22 agosto u.s. è stato pubblicato un articolo dal titolo: Ferrovie, un quadrilatero rilancerà lo sviluppo delle Regioni del Sud. Il quadrilatero in questione ha ai vertici Napoli, Battipaglia, Bari e Taranto, con al centro Potenza. Le regioni interessate sono Campania, Puglia e Basilicata, le quali movimentano ogni anno 90 milioni di tonnellate di merci. Come presidente della SVIMAR, che ha sede a Potenza, mi corre l’obbligo di fare alcune osservazioni al riguardo. Mentre la relazione ferroviaria Napoli-Bari a breve avrà disponibile una linea rinnovata, potenziata e velocizzata, dove i treni potranno raggiungere i 200 km/h e anche i 250 km/h, quella tra Battipaglia -Potenza-Taranto, anche se potenziata e velocizzata, non potrà raggiungere performances importanti, in quanto tra Romagnano (Buccino Ponte San Cono), punto di raccordo con la costruenda ferrovia AV/AC Salerno Reggio Calabria, lotto 1 Battipaglia -Praia a Mare, e Potenza, e tra il capoluogo della Basilicata e lo scalo di Garaguso , la linea ha caratteristiche di una ferrovia di montagna, con curve e lunghe livellette al 25-26 per mille, pendenze eccessive per il transito di treni merci pesanti e treni passeggeri veloci (Frecce e Intercity). Motivo per cui occorre realizzare una nuova linea (la stessa RFI l’aveva ipotizzata) che colleghi direttamente la stazione di Potenza Centrale al Vallo di Diano nei pressi di Polla, dove passerà la nuova linea AV per Reggio Calabria, una bretella della lunghezza di circa 30 km , il cui costo è stimato da RFI in 2 miliardi e 200 milioni di euro. Questa soluzione sarebbe ottimale non solo per i collegamenti verso Salerno, Napoli e il nord in genere, ma anche verso il sud della Basilicata e la costa del golfo interregionale di Policastro. Si fa presente che tra Polla e Lagonegro esiste la ferrovia storica Sicignano-Lagonegro (centro sede di tribunale e di molti altri enti a servizio anche di Comuni del Vallo di Diano), che secondo la Svimar andrebbe riattivata come metropolitana di superficie al servizio della nuova stazione nel Vallo di Diano, da localizzare secondo lo scrivente nell’area industriale di Polla. Con l’occasione si invita RFI e la regione Basilicata a valutare la possibilità di realizzare sulla nuova linea Battipaglia -Praia a Mara una stazione in territorio Lucano, precisamente nel tratto scoperto ricadente nel comune di Rivello in località fiumicello filoto. La predetta stazione servirebbe le popolazioni del Lagonegrese-Pollino-Senisese, del Golfo interregionale di Policastro (il Comune di Sapri è confinante con Rivello) e della riviera dei Cedri, una popolazione di circa 160.000 abitanti. Con la bretella descritta in precedenza si realizzerebbe anche il collegamento tra la linea tirrenica (Praia a Mare) e quella Adriatica (Foggia), passando per Potenza e Foggia, una direttrice oggi assente nei collegamenti del Mezzogiorno».