di Andrea Pellegrino
«Se fosse Romano il candidato del centrodestra sarebbe meglio votare dall’altra parte». Pasquale Aliberti (ieri intervenuto a “Festa Impegno”) sbarra la porta alla proposta dei Fratelli d’Italia per la presidenza della Provincia di Salerno. «Nessuna imposizione del sindaco di Mercato San Severino. Le cose non nascono così». Ma Aliberti esclude, non solo Romano dalla corsa a Palazzo Sant’Agostino, ma anche se stesso: «Non sono candidato». D’altronde, dice sfogandosi, «sono un elemento di rottura non di sintesi». Ma, ancora, parlando della prossima provincia che verrà: «Non saranno i cittadini a scegliere i propri rappresentanti ma sarà solo una guerra di apparati. Non c’è ragionamento, non c’è proposta, solo un gioco di numeri e di calcoli. Tutto qui. Figuriamoci quando s’impone un candidato alla presidenza». Forza Italia, dunque, per ora camminerà da sola, anche perché prosegue Aliberti: «Al momento l’unità del centrodestra è lontana». Sul nome del presidente? «Stiamo ragionando. Tra Romano e l’altra parte, meglio la seconda». E dall’altra parte il nome che spunta è quello di Giovanni Maria Cuofano, primo cittadino di Nocera Superiore che, al momento, da civico avrebbe la possibilità di sfruttare un voto bipartisan. Anche perché se la destra è messa male, la sinistra (il Pd) non è che stia nel pieno della sua unità territoriale. Basti pensare che la proposta Cuofano sarebbe sostenuta anche da Mimmo Volpe, sindaco di Bellizzi che per ora ha preso le distanze dalla linea di Nicola Landolfi. Paolo Russomando (sindaco di Giffoni Valle Piana) dal canto suo: «Auspico che il Pd trovi la sintesi. Non possiamo riconsegnare la provincia in mano alla destra. Ad oggi ricordiamo solo la “girandola assessoriale” e nulla di più della gestione Cirielli e Iannone». Il Pd ora si riunirà ad inizio settimana, con molta probabilità lunedì 15, a sette giorni dalla presentazione delle liste. Da via Manzo dovrebbe uscire il nome del presidente. Ma dovrebbero uscire anche i candidati delle due liste (una a marchio Pd, l’altra civica) per il consiglio provinciale. Sul piatto l’ipotesi più accreditata e voluta dallo stesso De Luca sembra che sia quella di Canfora, sindaco di Sarno che, tra l’altro, ieri pomeriggio ha disertato l’incontro di “Festa Impegno” al villaggio Scocozza di Salerno. Un caso? Probabilmente, seppur, ad oggi, di deluchiani alla manifestazione promossa da Mgs e Rete Solidale non è stata vista neppure l’ombra. Sempre in merito alla Provincia che verrà, Martino Melchionda – sindaco di Eboli – non ha dubbi: «E’ stata la peggiore gestione degli ultimi anni. Hanno usato la Provincia come una casa privata o peggio come una caserma. Noi abbiamo avuto una brillante stagione con Alfonso Andria, poi da allora si è imboccata una strada decadente per la gestione di Palazzo Sant’Agostino. Ora occorre cambiare»