Paura e danni nella notte tra giovedì e venerdì Santo per lo scoppio di un ordigno artigianale esploso davanti all’abitazione del sindaco di Roccapiemonte Carmine Pagano. La deflagrazione è avvenuta dinanzi al cancello d’ingresso quando si era intorno alle 2. Il primo cittadino non era in casa perché dalla figlia a Brescia per le feste di Pasqua. Nella tarda mattinata è rientrato in paese. In casa c’erano altri due figli che per fortuna hanno avuto solo un grande spavento. Lo scoppio ha svegliato il paese ed ha danneggiato il cancello dell’abitazione del primo cittadino. Infranti anche i vetri di alcune finestre direttamente investite dallo spostamento d’aria causato dallo scoppio. L’episodio è avvenuto su Corso Mario Pagano dove si trova la casa del sindaco e dove sbella giornata di ieri si è raccolta una grande folla. Una volta scattato l’allarme sono accorsi i carabinieri della locale stazione con i colleghi del reparto territoriale di Nocera Inferiore con il coordinamento della locale Procura guidata da Antonio Centore. Le indagini proseguono a tutto campo per individuare autori e matrice del gesto, con il sospetto di un’intimidazione. Si indaga sulla attività politica del sindaco e nella sfera professionale del primo cittadino. E dopo l’attentato arriva la solidarietà bipartisan da parte di politici e colleghi sindaci del territorio dell’Agro nocerino. “Carmine, ti siamo tutti vicini”. Così il primo cittadino di Nocera Superiore, Giovanni Maria Cuofano, nell’esprimere la sua solidarietà al collega. “L’atto intimidatorio subito dalla famiglia Pagano ed in particolare dall’amico e sindaco Carmine, offende ogni cittadino di Roccapiemonte e tutti coloro che, come noi, mettono la legalità, la trasparenza e il bene comune al centro dei propri progetti politici e di vita quotidiana” dice il Vice sindaco Roberto Fabbricatore. “Qualche tempo fa – ha continuato – sono stato anche io oggetto di un fatto delinquenziale che però non ha mai fermato la mia azione politico amministrativa, specie perché incentrata da sempre sulla lealtà, la bontà e la correttezza sotto tutti i punti di vista. Se qualcuno pensava e pensa di fermarci, di rallentare il nostro lavoro, di incutere negatività nelle nostre vite, si sbaglia di grosso”.
Vicinanza al sindaco Pagano dal collega di Nocera Inferiore Paolo De Maio e dal senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone. “Basta violenze, occorre un pugno fermo, chiederò al Ministro ulteriori impegni”, ha detto l’esponente a Palazzo Madama del partito di Giorgia Meloni. “Ad essere offesa non è solo la comunità rocchese ma l’intera provincia di Salerno” ha rimarcato ancora il sindaco di Castel San Giorgio Paola Lanzara.