di Giovanna Naddeo
Abbiamo scelto di partire dal meridione, precisamente dalla Campania, per il lancio di un nuovo programma politico ispirato alla dottrina sociale della Chiesa, senza dimenticare l’importanza di investire sui giovani e sul loro futuro”. E’ quanto dichiarato da Alfonso D’Ambrosio, vice segretario nazionale con de- lega alla scuola, nonché coordinatore regionale del partito Unione Cattolica nel pomeriggio di ieri, nel corso della cerimonia di inaugurazione della prima sede regionale del partito (l’unico accreditato presso la Cei) in via Santi Mar- tiri a Salerno. Un progetto politico ambizioso sostenuto dall’ambiente cattolico e da “tutti quei cittadini che pre- tendono una politica davvero giusta” ha sottolineato D’Ambrosio. “E’ il momento di cambiare l’Italia, mettendo al centro gli oratori, le parrocchie e le scuole per la promozione del bene comune. Un messaggio che porterò anche a Bruxelles il prossimo settembre in qualità di presi- dente della fondazione Unione Cattolica. A livello nazionale, posso affermare con sicurezza che avremo un posto di rilievo nel prossimo governo”. Numerosi i temi oggetto di dibattito come i tempi lunghi della giustizia italiana e la necessità di rilanciare settori chiave dell’economia come il turismo e il “made in Italy”, oltre a favorire la nascita di nuovi punti di aggregazione sul territorio. Oltre al professor D’Ambrosio, hanno preso parte alla cerimonia il segretario nazionale di Unione cattolica, Ivano Tonoli, il coordinatore provinciale di Salerno, Raffaele Parlato, il segretario organizzativo, Carlo Corrubolo, il coordinatore della costiera amalfitana, Matteo Senatore, nonché il responsabile nazionale della comunicazione, Lele Mora. Proprio su Mora, il segretario nazionale Tonoli ha espresso piena fiducia, sottolineando come a tutti spetti una seconda possibilità nella vita. “Siamo sicuri che Mora, dall’alto della sua professionalità, farà un ottimo lavoro per il nostro partito”. E poi: “Questo partito nasce con l’obiettivo di spazzar via dalla politica gli incapaci. Dopo il fallimento del comunismo, del socialismo, del sovranismo e del populismo, crediamo che il nostro programma porterà la dottrina sociale della chiesa al centro della vita quotidiana delle persone. Basta lobby di potere. Occorre ripartire dalle parrocchie e dagli oratori per la formazione dei giovani e per la promozione del dialogo e del confronto. Partire da chi è diverso da noi per la costruzione del confronto”. Nelle prossime settimane, Unione Cattolica scenderà in piazza con i gazebi per la campagna di tesseramento.