di Brigida Vicinanza
Si svolgerà domani l’udienza sul ricorso che la proprietà delle Fonderie Pisano ha presentato al Tar per ottenere una sospensiva della procedura avviata dalla Regione Campania. Le Fonderie Pisano infatti attraverso l’avvocato Lorenzo Lentini, impugnarono il provvedimento con il quale la Regione Campania, sulla scorta delle ispezioni condotte dall’Arpac, che determinarono la prima sospensione dell’attività nel mese di febbraio di quest’anno, ha sostenuto che, in sede di riesame del’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) rilasciata nel 2012, l’impianto debba essere sottoposto a Via (Valutazione Impatto Ambientale) e Vi (Valutazione d’incidenza). Illegittima, per Pisano, la procedura adottata dalla Regione Campania, per carenza dei presupposti giuridici. L’assenza di comunicazione di avvio del procedimento di riesame con la prescrizione di contestuale procedura Via e Vi non avrebbe, si legge nel ricorso, garantito il giusto contraddittorio procedimentale tra le parti, durante il quale la ditta avrebbe potuto, invece, agevolmente dimostrare le proprie ragioni. Intanto questa mattina i comitati saranno di nuovo in piazza a Fratte, per denunciare e smascherare ancora una volta quelle che il Comitato e Associazione Salute e Vita chiama bugie e sotterfugi che la proprietà Pisano avrebbe messo in campo per continuare a stare nel sito di Via dei Greci. Le recenti dichiarazioni del Vice Presidente Assessore all’Ambiente della Regione Campania, che ha reso pubblico come al momento la famiglia Pisano non abbia formulato alcuna richiesta di delocalizzazione, per il Comitato salute e vita dimostrano che non c’è alcuna volontà di andare via da Fratte.