Riabilitazione Citarella, si torna dai giudici - Le Cronache Provincia
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Riabilitazione Citarella, si torna dai giudici

Riabilitazione Citarella, si torna dai giudici

Nocera Inferiore. La Cassazione accoglie l’istanza di Giovanni Citarella e rimanda gli atti ai giudici della Corte d’Appello del tribunale di Salerno sulla richiesta di riabilitazione avanzata dall’ex patron della Nocerina già sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno (per la durata di tre anni) “in quanto indiziato di appartenere a un’associazione di tipo mafioso”. A giugno fu respinta la richiesta, ora invece si torna in aula per decidere su un istituto che mira al recupero sociale dell’individuo rimuovendo gli effetti negativi delle condanne e delle misure di prevenzione. La “riabilitazione ex art. 70”, infatti si riferisce a un tipo specifico di riabilitazione previsto decreto legislativo che si applica dopo la cessazione di una misura di prevenzione personale (come quella dettata dalle leggi antimafia), non a seguito di una condanna penale. Per ottenerla, è necessario presentare una domanda alla Corte d’Appello di competenza dimostrando una costante e effettiva buona condotta per almeno tre anni dalla cessazione della misura. A giugno i magistrati di Salerno hanno rigettato la richiesta dell’imprenditore poiché l’istanza sarebbe stata disattesa per il tramite di una motivazione apparente e in contrasto con alcuni articoli delle regole vigenti. Secondo la difesa, il ricorso per cassazione deve essere qualificato con la conseguente trasmissione degli atti alla Corte di appello di Salerno per l’ulteriore corso. Difatti: “Il provvedimento con cui la corte di appello decide – de plano o all’esito di irrituale anticipazione del contraddittorio in udienza camerale sull’istanza di riabilitazione relativa a misure di prevenzione personali è impugnabile mediante opposizione. “Nel caso in esame la Corte di Appello di Salerno, a seguito della trattazione in udienza nel contraddittorio delle parti, ha rigettato la richiesta di riabilitazione di Giovanni Citarella, il difensore dell’imprenditore ha proposto il ricorso per cassazione e non opposizione”. I giudici ermellini hanno qualificato il ricorso come opposizione, disponendo di trasmettersi gli atti per l’ulteriore corso. A febbraio scorso, l’imprenditore fu oggetto di sequestro beni milionario perchè secondo quanto ricostruito dalle fiamme gialle l’uomo si sarebbe reso responsabile, negli anni, di intestazione fittizia di beni, turbata libertà degli incanti, corruzione e plurimi illeciti fiscali.