La resa dei conti ormai ha preso il via. E non poteva scegliere scenario migliore che quello di Cava de’ Tirreni. Qui, fin dalla chiusura delle urne elettorali, Fratelli d’Italia e Pdl hanno affilato i loro coltelli per la lunga notte, con il primo atto che si è consumato ieri mattina, in commissione controllo e garanzia, con il ko della maggioranza dovuto all’astensione dei consiglieri del Popolo della Libertà. Certo è che in molti sostengono che sia stata solo la goccia che abbia fatto traboccare il vaso. Da mesi ormai l’amministrazione comunale del sindaco Marco Galdi è ingessata, bloccata e sotto stretta osservazione della Direzione distrettuale antimafia di Salerno. E la preoccupazione che l’indagine possa proseguire e che un nuovo tsunami possa abbattersi su Palazzo di Città rende gli animi ancor più accesi. Tra l’altro le indagini proseguono e alcuni aspetti non sono stati ancora chiariti come le posizioni dei consiglieri comunali destinatari di avvisi di garanzia e perquisizioni domiciliari. Da definire insomma c’è il caso Cofima, nonché gli altri filoni che nel corso del mese si sono intrecciati e dirottati tutti su Cava de’ Tirreni. Ma il risultato elettorale ha dato il suo colpo di grazia. Il Popolo della Libertà ha vinto e i conti non sono tornati in casa Fratelli d’Italia. A Cava de’ Tirreni, il movimento di Cirielli contava, oltre a gran parte della maggioranza consiliare, sindaco compreso, un assessore provinciale e un consigliere regionale, oltre ai presidente di società miste e partecipate (Ausino compresa). Insomma uno schieramento imponente che però non avrebbe portato alcun risultato all’ex presidente della Provincia di Salerno. Ma ora è il Popolo della Libertà a chiedere il conto. Anzi a sbattere la porta e uscire dalla maggioranza. D’altronde sembra che da Palazzo Sant’Agostino sia già partita l’operazione repulisti con la revoca del contratto di collaborazione (staff politico) alla moglie di un consigliere comunale Pdl. E ieri mattina la prima votazione è stata più che esplicita. In commissione controllo e garanzia a sostegno della maggioranza si sarebbe trovato solo Landolfi (consigliere comunale del gruppo Fratelli d’Italia), al contrario di Santoriello, Landolfi e Salsano, la cui astensione avrebbe dato il via libera alla proposta dell’opposizione che ora approderà in Consiglio comunale. Dalla sua il sindaco Marco Galdi ha ancora i numeri grossi ma le prossime manovre politiche potrebbero metterlo in seria difficoltà.
12 marzo 2013