“C’è un terza persona coinvolta. Ho ritrovato mia madre morta e con una gamba tagliata”. Lino Renzi ha parlato per quasi quaranta minuti davanti al Gip Boccassini ed al Pm Polito. Il quarantacinquenne, che ha tagliato a pezzi e mangiato parte del corpo della madre, ha parlato quasi ininterrottamente ma le sue dichiarazioni sono subito parse prive di logica e frutto di uno stato confusionale. Una ricostruzione senza un filo logico quella fornita da Renzi, difeso dall’avvocato Paolo Corsaro, che ha confermato, una volta di più, le precarie condizioni dell’uomo che ha manifestato anche un certo nervosismo quando veniva interrotto da Gip e Pm per ulteriori chiarimenti. Renzi non seguito neanche l’indicazione dell’avvocato, nominato d’ufficio, di avvalersi della facoltà di non rispondere ma l’interrogatorio difficilmente potrà fornire elementi utili per chiarire se Maria Pia Guariglia è stata uccisa dal figlio o meno. Renzi non ha fa riferito elementi precisi sulle cause della morte della madre e ne ha confermato se ha mangiato i resti della congiunta. Nel complesso, come ha evidenziato anche il legale difensore, ha denunciato una mera incapacità a stare in giudizio e ad essere interrogato. Elementi che saranno senz’altro valutati anche dallo psicologo nominato dal Gip Elisabetta Boccasini per valutare le condizioni pschiche di Renzi (l’incarico è stato affidato ad Antonello Crisci). Quasi certamente sarà nominato un tutore. Nelle more il Gup ha disposto la convalida della custodia cautelare al San Leonardo nel reparto riservato ai detenuti. Per il momento non ci sono alte prescrizioni ma è probabile che Renzi venga trasferito ad altra struttura (Aversa, Secondigliano). Lunedì sarà effettuato l’esame autoptico da parte del dottore Mastrangelo. In vano si è atteso che si presentasse un parente della signora. Tutt’ora è in corso una verifica da parte degli agenti della mobile per verificare l’esistenza di persone che abbiano legami di sangue con i Renzi. L’autopsia farà luce su quanto accaduto nello scorso week end nella casa degli orrori e chiarirà se Lino abbia ucciso, o meno la madre. Nel procedimento, al momento, non è coinvolta nessun altra persona. Le condizioni del quarantacinque fanno pensare che si andrà verso una rapida risoluzione della vicenda con il proscioglimento dell’uomo per incapacità di intendere e di volere.
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