di Andrea Pellegrino
La Corte d’Appello proclama anche i consiglieri regionali e toglie dall’imbarazzo tutti. Ora Vincenzo De Luca, così come da lui stesso annunciato nei giorni scorsi, potrà insediarsi ed entrare, dunque, a Palazzo Santa Lucia. Potrà, insomma, farsi notificare quel verbale di proclamazione del vincitore delle Regionali, preso in consegna all’atto della proclamazione dal fedelissimo deputato Fulvio Bonavitacola, in corsa per la reggenza della Regione Campania all’atto della sospensione – per effetto della legge Severino – di Vincenzo De Luca. Ed ora con il Consiglio insediato, la procedura potrà essere attivata ufficialmente e Matteo Renzi potrà firmare il provvedimento che sospende il neo governatore della Campania. Seppur, annunciano dall’opposizione, c’è il trucco. Il premier, in pratica, consentirà l’insediamento della giunta e quindi di un vicepresidente. In allerta ci sono già i deputati di Forza Italia Renato Brunetta e Paolo Russo. «A quanto si apprende – dicono – è probabile che nelle prossime ore o nei prossimi giorni il presidente del Consiglio , Matteo Renzi, tramite un Dpcm (decreto del presidente del Consiglio dei ministri), così come prevede la legge Severino, sospenderà Vincenzo De Luca dall’incarico di governatore della Regione Campania. Un uccellino a Palazzo Chigi ci informa che tramite lo stesso Dpcm il premier, senza interventi di altre norme, permetterà a De Luca la nomina della Giunta, facendo salvi gli atti compiuti fino a questo momento e comunque fino alla sospensione. Sembra che Renzi voglia giustificare questo imbroglio, questa finzione, descrivendo la nomina della Giunta come un atto politico». «Sbagliato, sarebbe una vera e propria presa in giro: non c’è atto di più alta amministrazione se non la nomina di una Giunta. Un passaggio tecnico per definizione compiuto all’inizio di un percorso di governo. Prendiamo con le dovute cautele quanto gli uccellini raccontano, ma non vorremmo che il presidente del Consiglio (sempre si fa per dire) abbia in mente una strategia di questo genere. Sarebbe una cosa illegittima, illegale, un vero e proprio abuso che vedrebbe la nostra immediata reazione con il coinvolgimento del tribunale amministrativo», dicono Brunetta e Russo. «Chiediamo semplicemente che Renzi, già in colpevole ritardo, applichi quanto prescritto dalla legge Severino, così come è stato già numerose volte fatto. Interpretazioni o facili scorciatoie saranno giudicate inaccettabili e vedranno la ferma e decisa opposizione di Forza Italia». Intanto ora il consigliere anziano ha ora venti giorni per convocare il nuovo Consiglio regionale. Si tratta, in particolare, di Rosetta D’Amelio che già questa mattina, a quanto pare, provvederà a convocare la prima assise regionale. Stando alla data, il Consiglio regionale potrebbe riunirsi lunedì o al massimo martedì. Naturalmente salvo colpi di scena.