Regionali. Salzano, no a Fico - Le Cronache Ultimora
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Regionali. Salzano, no a Fico

Regionali. Salzano, no a Fico

di Erika Noschese

 

 

No ad una candidatura di Roberto Fico. A dirlo, senza mezzi termini, Aniello Salzano, coordinatore di Popolari e Moderati, espressione del centrosinistra che oggi attende di conoscere il nome del candidato alla presidenza della Regione Campania per stabilire “da che parte stare”. Di fatti, il centro sinistra rischia di spaccarsi: da un lato il governatore uscente Vincenzo De Luca con le sue liste, dall’altro il Pd con gli alleati che saranno chiamati a decidere se essere o meno parte integrante della coalizione.

Salzano, la campagna elettorale in Campania è già iniziata. De Luca dovrebbe essere ricandidato ma senza il Pd…

«Di certo il Presidente De Luca in campagna elettorale lo è già. In verità ritengo sin dal giorno dopo la sua rielezione. Egli mi ricorda i miei amici parlamentari democristiani che, avvertendo la politica come una missione, si tuffavano nei problemi quotidianamente e tra la gente trecentosessantacinque giorni all’anno. La passione per la politica e la dedizione alla propria comunità era nel loro DNA. Mi chiede se De Luca verrà ricandidato dal Pd? Sarebbe la scelta più logica, così da dare continuità amministrativa. Se poi il PD ha deciso di perdere, rinunciando a governare la seconda Regione d’Italia, ostacoli pure la ricandidatura dell’uscente, è una decisione della Schlein. Se ne assuma la responsabilità. Comunque ci tengo a ribadire che il candidato lo decide la coalizione di comune accordo: non può in alcun modo imporlo la segreteria di un solo partito. Mi piacerebbe dire alla Schlein che la politica non può essere un gioco di potere né una sfida tra persone, deve invece essere la ricerca della soluzione, e di un candidato, per meglio affrontare i problemi».

Il centrosinistra sarà spaccato, come si posizionano i Popolari e Moderati?

«Lo decideranno solo dopo aver conosciuto il nome del candidato, che deve appunto essere espressione di un’area vasta che comprenda anche i cattolici democratici, i riformisti, i liberaldemocratici. Se invece è espressione del massimalismo o della sinistra radicale, i Popolari e Moderati non ci stanno. Tanto per essere chiari, un candidato come Fico noi non lo voteremmo mai».

Secondo lei è De Luca ad indebolire il Pd o viceversa?

«Se a decidere sarà la coalizione, una soluzione al problema della candidatura lo si trova, senza entrare più di tanto nelle dinamiche interne del PD. Se invece, come ho detto, la scelta del candidato diventa un gioco di potere e un braccio di ferro, a perdere non sarà la Schlein o De Luca ma la politica e ad indebolirsi ulteriormente sarà la credibilità dei partiti».

Cultura a Salerno, la biblioteca provinciale resta chiusa al pubblico. Un segnale negativo per tanti…

«È da anni che si trascina il problema della biblioteca provinciale, che è senza personale, che ha bisogno di interventi radicali di ristrutturazione, di lavori urgenti di manutenzione dell’intero edificio, e tutto questo senza che la Provincia abbia le risorse, il personale e alcuna possibilità di intervenire. Tutti sanno la riforma delle Province di Del Rio quale confusione e danno abbia provocato, avendo lasciato alcune funzioni e servizi senza però le risorse necessarie. Né si sta facendo qualcosa per sopperire agli errori commessi e alle deficienze fin troppo evidenti. Per cui sparare sulla Provincia e sugli attuali amministratori è come sparare sulla Croce Rossa».

Cosa manca oggi in città per essere davvero attrattiva, dal punto di vista turistico?

«Salerno può essere davvero attrattiva perché ci sono tutte le condizioni per esserlo: c’è il Porto con la sua magnifica Stazione Marittima, un aeroporto situato a pochissimi chilometri dalla città, ad un tiro di schioppo la stupenda Costiera Amalfitana e poi quella Cilentana con il suo Parco Nazionale. Poi non mancano i luoghi storici, come i templi, scavi archeologici, monumenti, ecc. Insomma, gli attrattori ci sono, abbiamo solo un sistema organizzativo che si deve mettere a regime, una filosofia di accoglienza e di gestione dei luoghi turistici da gestire con una seria e lungimirante programmazione».

Luci d’artista, la kermesse rende ancora o va modificata?

«Dopo tanti anni l’evento “Luci d’artista” contribuisce a rendere ancora attrattiva la nostra città. Se Salerno ogni anno è presente su tutti i canali televisivi ed assurge anche alla ribalta nazionale è anche merito di questa kermesse. Che, poiché si sta ripetendo da molti anni, ritengo vada ripensata e rivisitata. Occorre quindi che gli assessorati competenti del Comune programmino alcune iniziative, anche culturali, in occasione del periodo in cui si accendono le “Luci d’artista”, che, altrimenti, da sole nel giro di qualche anno farebbero venir meno quella spinta propulsiva che ha portato tantissime persone nella nostra città. Insomma, occorrono un salto di qualità e uno sforzo d’inventiva per aiutare l’economia salernitana anche nei mesi invernali».

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