Quartiere Porto, le istanze dei residenti ascoltate in Commissione Trasparenza - Le Cronache
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Quartiere Porto, le istanze dei residenti ascoltate in Commissione Trasparenza

Quartiere Porto, le istanze dei residenti ascoltate in Commissione Trasparenza

di Erika Noschese

Trasferimento del capolinea da via Ligea a via Vinciprova, inquinamento atmosferico e acustico e totale assenza di illuminazione pubblica. Sono stati questi alcuni dei temi affrontati ieri mattina in commissione Trasparenza. Il presidente Antonio Cammarota ha infatti incontrato una delegazione di residenti della zona porto per fare il punto della situazione dopo l’allarme lanciato dal giornalista salernitano Gabriele Bojano che – senza giri di parole – aveva detto: «qualcuno da anni tenta di uccidere il quartiere Porto». A sollecitare l’incontro con il presidente della commissione Trasparenza il consigliere d’opposizione Dante Santoro che già in altre occasioni aveva avuto modo di ascoltare e raccogliere le istanze degli abitanti della zona di via Ligea. «È stato un momento di confronto e di dialogo molto importante e costruttivo in cui sono state passate in rassegna le questioni relative alla mobilità urbana, con i disagi conseguenti al trasferimento del capolinea BusItalia da via Ligea a via Vinciprova, all’inquinamento atmosferico, acustico e luminoso e alla sicurezza», ha dichiarato al termine dell’incontro Bojano. Il verbale trascritto , infatti, sarà portato nella prossima seduta del consiglio comunale per far sì che si possa trovare una soluzione immediata. «Abbiamo “fatto rumore”, come direbbe Diodato, e questa è già una prima conquista. A me tocca ringraziare il consigliere comunale Dante Santoro, che ha voluto farsi interprete dei problemi del rione, e il presidente della commissione trasparenza Antonio Cammarota, che ha bene sintetizzato i suddetti problemi, con gli altri componenti presenti Antonio Fiore, Gianpaolo Lambiase, Lucia Mazzotti, Paki Memoli, Massimiliano Natella, Luca Sorrentino, Pietro Damiano Stasi, Veronica Mondany, Giuseppe Zitarosa e i consiglieri comunali Donato Pessolano, Rocco Galdi, Domenico e Giuseppe Ventura». Tra i residenti presenti ieri mattina al terzo piano di Palazzo di Città Eugenio Mottola, Eleonora Manzo, Pippo Della Corte, le signore Mazzella e Parrilli e Francesco D’Ambrosio e Giovanni Capuano dell’associazione Retro Porto. «Il sasso è stato lanciato nello stagno, speriamo che le acque siano state smosse», ha poi aggiunto Gabriele Bojano. Quella che riguarda il rione porto è una problematica che va avanti ormai da diversi mesi: già in occasione di Luci d’Artista, infatti, gli abitanti della zona lamentavano l’impossibilità di trovare parcheggi nei pressi delle loro abitazioni, soprattutto nei fine settimana quando in città si verificava il pienone di turisti e visitatori. A sostenere le battaglie proprio il consigliere Santoro: «purtroppo abbiamo quartieri isolati e devastati da politiche scellerate. L’ultima scelta folle dell’amministrazione sarebbe quella di spostare il terminal degli autobus da via Porto – ha detto il consigliere DeMa – Una decisione che porterebbe la morte di un quartiere e l’isolamento di tantissimi residenti. Noi portiamo la loro voce in commissione trasparenza e insieme al consigliere Cammarota cercheremo di affrontare l’argomento che per noi è cruciale per la sopravvivenza di un rione importante della città, nel tempo già mortificato da tante scelte politiche. Così non si può andare avanti, bisogna ascoltare la voce di queste gente». A preoccupare maggiormente i residenti proprio il trasferimento del capolinea da via Ligea a via Vinciprova in quanto «questo non consentirà più un servizio preciso e puntuale degli autobus e andremo a perdere numerose corse che ad oggi ci consentono e facilitano lo spostamento in varie zone della città», come ha poi aggiunto lo stesso Bojano che si è fatto portavoce delle istanze di tutti i residenti della zona. E secondo il presidente Cammarota, quello del Porto è una delle zone maggiormente dimenticate dall’amministrazione comunale, abbandonata a sé stessa, senza alcuna sicurezza per gli abitanti.