di Fabio Setta
C’è chi vede il mercato invernale come il rimedio a tutti i mali e chi lo vede come una causa di tutti i mali. Inevitabilmente il rendimento in campo è condizionato dalle voci di mercato. Troppe distrazioni, porte girevoli, giocatori in bilico, chi va, chi viene. E i risultati inevitabilmente ne risentono. Basta dare uno sguardo alla classifica parziale delle cinque giornate disputate a gennaio, a calciomercato in corso. La Salernitana, nonostante i tentativi della società, Fabiani in testa, di dichiarare chiuso il mercato, nel mese di gennaio ha collezionato soltanto otto punti. La peggior striscia della stagione per la squadra di Menichini, imputabile al mercato ma non solo magari. Fatto sta che i granata hanno collezionato due punti in meno del Matera e uno in meno del Barletta, società che sul mercato non hanno certo operato in maniera frenetica. A dimostrazione della tesi della distrazione basta vedere il rendimento della Paganese, la squadra più attiva sul mercato, con dodici a acquisti e undici cessioni. La squadra di Sottil ha collezionato solo tre punti, solo uno in più dell’Aversa, fanalino di coda del campionato. Ma in questo mese il calo di rendimento è stato generale. La Casertana e il Lecce hanno totalizzato otto punti, Il Foggia e la Juve Stabia 7, come Melfi e Savoia. A quota sei si sono fermate il Martina e il Catanzaro. Cinque punti per Cosenza e Lupa Roma. Solo quattro per l’Ischia di Maurizi, prossimo avversario dei granata. L’unica compagine che ha effettivamente accelerato rispetto ai mesi precedenti è la Reggina di patron Foti che nelle ultime cinque gara ha collezionato ben otto punti. Discorso a parte merita la capolista Benevento. I sanniti hanno operato sul mercato e chiuso le operazioni con netto anticipo. Tanto è vero che il ds Di Somma l’ultimo giorno di mercato a Milano non si è visto. Bloccati subito i pezzi migliori, vedi Mazzeo, e apportati i giusti correttivi, vedi D’Agostino, in tempo utile, il Benevento ha collezionato ben tredici punti in quest’ultimo mese. Non sarà merito solo del mercato chiuso in anticipo, però, sicuramente la tranquillità della società in sede di uscite ed entrate ha sicuramente agevolato la squadra di Fabio Brini. Sicuramente di più di una società che ha condotto il mercato in maniera affannosa, confusa e a tratti nevrotica.