di Alessia Bielli
Si vede la luce. Si riducono oltre che i casi di nuovi contagi anche i ricoveri ospedalieri. Con il direttore di dipartimento di malattie infettive dell’ospedale Cotugno di Napoli Rodolfo Punzi abbiamo delineato il quadro emerso negli ultimi giorni in Regione Campania allargando la descrizione anche alle prospettive future e soprattutto sulle possibili cure che si sono già messe in campo in attesa del vaccino: “ questo dato positivo , dice Punzi, migliorerà piano piano nel tempo. Sicuramente le misure di distanziamento sociale adottate su tutto il territorio nazionale sono state alla base dell’ottimo risultato raggiunto. Ed è proprio per questo che non dobbiamo comunque allentare la tensione almeno fino al 4 maggio, data indicata dal governo nazionale. “ Cauto ottimismo quindi ed appello a non abbassare la guardia anche perché si stima che il numero dei malati, molti di questi asintomatici o paucosintomatici, potrebbe essere nel paese di diversi milioni, fra il 5 e il 10%, dai 3 ai 6 milioni di possibili infetti. Per avere un quadro certo fra non molto sarà fatta un’indagine epidemiologica a campione su 150 mila italiani che potrà stabilire con maggiore certezza qual è il numero esatto degli affetti da Covid nel nostro paese : “ sicuramente i test epidemiologici fatti attraverso la sierologia ci diranno qual è stata la grandezza di questa infezione . Sarebbe bello vedere anche l’andamento dell’infezione in alcune classi di cittadini per età, per sesso. “ Anche la Regione Campania si era attrezzata acquistando un milione di test rapidi- Per Punzi , che si riferisce a quanto detto dal ministero della salute, questi test non hanno alcuna validità diagnostica. I test sierologici quantitativi potrebbero essere piu’ efficaci: “ Teniamo conto che la Regione Campania che ha operato molto molto bene e i risultati ci sono , ha acquistato i test rapidi in un periodo in cui si pensava che avessero potuto avere una maggiore utilità. Questa è un’epidemia che tutto quello che è vero oggi potrebbe non esserlo domani. Se lei pensa che i grossi epidemiologi si sono espressi in maniera molto riduttiva all’inizio sugli effetti della pandemia puo’ meglio comprendere come sia stato possibile fare anche degli errori di valutazione. Da un punto di vista diagnostico l’unico esame valido è quello del tampone”. Per il dottore Rodolfo Punzi andiamo verso una fase in cui l’infezione continuerà a presentarsi anche se in numeri molto ridotti: “ io credo che per poter dire che abbiamo sconfitto il coronavirus dovremo aspettare l’arrivo del vaccino. Quindi dovremmo ancora conviverci per qualche mese e quindi avremo bisogno di misure nella fase due anche se piu’ ridotte.” Sulle cure utilizzate per combattere il virus il dottore Punzi noi stiamo facendo una medicina che non è basata sull’evidenza . Oggi adottiamo dei farmaci utilizzati per altre infezioni virali, stiamo usando l’eparina a basso peso molecolare perché si è visto che i pazienti vengono spesso colpiti da tromboembolie anche polmonari . L’eparina potrebbe prevenire questo fenomeno e migliorare la salute del paziente. Questo nasce ovviamente da dati che si acquisiscono giorno dopo giorno. “